Un amico di Conselice ci scrive le sue perplessità
Sono stata contattata da un amico di Conselice, Gianni F., tampone positivo, come pure la moglie e i tre figli. Sgomento iniziale, poi un primo tentativo di gestire la situazione, la pagina Fb del comune e della sindaca, Paola Pula.
"Tornano gli aiuti del fondo alimentare ed esiste un numero per il sostegno di chi è in quarantena", un barlume di speranza. Infatti dal lunedì al venerdì è possibile chiamare al mattino lo 0545 38288.
Nel giro di un giorno è arrivato un pacco, che sarà da pagare fra un mese circa con un bollettino.
Il fondo umanitario, mi scrive lui, è quindi solo la gratuità della consegna, ma fra mal di testa, brividi, e ossa rotte non ha la forza di indagare. Poi, sottolinea, chi è in quarantena dovrebbe ricevere anche disinfettanti per la casa, e magari mascherine per quando potrà di nuovo uscire. E conclude: " i fondi umanitari erano solo per portarti la spesa a casa, che diavolo"
Non c'è risposta da parte di chi un anno fa portava la spesa gratis con i volontari del Tondo, Ausilio per la spesa. Sono situazioni allucinanti. Mala tempora currunt.
Lucia Baldini
Post scriptum: mentre scrivo arriva un altro messaggio con cui mi Gianni comunica che, visto che nessuno della famiglia può uscire per andare a portare i rifiuti nel cassonetto, il comune si sta attivando per il ritiro davanti a casa. Un piccolo conforto, ma importante, quello che Pessoa avrebbe chiamato un sorriso di magia alla finestra del mondo
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