
Questa cosa delle critiche delle opposizioni, di certi media, ai primi denari restituiti dallo Stato ai contribuenti nella “storia dell’uomo” (!?) hanno dell’incredibile.
Forse trovano qualche difficile comprensione nel fatto di essere totalmente spiazzati, di non avere parole, di non saper cosa dire, visto che il silenzio non ci può stare, tanto meno approvare.
Fu scritto duemila anni fa. “Venite vi pagherò in questo modo. Al momento di pagare ad alcuni fu dato di più e gli altri, “Perchè a me no?”
Ma davvero difficile sperare che ciò che è stato scritto in quel libro sia “già” il pensare comune…
E niente ai lavoratori autonomi, niente ai meno abbienti?
Critica accompagnata dall’esatto contrario, “I soldi non ci sono, la copertura per dare questi soldi è virtuale, non reale”.
Sino al commento di Grillo, “Dare i soldi per andare in pizzeria è un’offesa”.
Penso proprio che i beneficiati si sentano tutt’altro che offesi.
Poi quella di Forza Italia che intanto a proposito degli 80€ non riesce a pronunciare la parola “dà” ma dice ancora “promette”, e aggiunge “Sempre la vecchia sinistra che continua ad aumentare le tasse”!?.
Passa in secondo piano il dire che i beneficiati sono quei lavoratori dipendenti che in misura maggiore finanziano lo Stato con tasse alla fonte, con denari non goduti ma immediatamente trattenuti alla fonte sino all’ultimo centesimo, che da anni hanno i contratti di lavoro bloccati.
Quello che colpisce maggiormente è la totale mancanza di correttezza, del coraggio di ammettere che si è fatta una cosa oggettivamente “buona e giusta”, oggettivamente “nuova”.
Arrigo Antonellini