Il perchè di una scelta

Riceviamo da Silvia Golfera e pubblichiamo

Vorrei rispondere a quanti hanno commentato con sdegno (assolutamente legittimo) il mio intervento “L’ELETTORE ATTENTO E LA MALA POLITICA”.
Per spiegare meglio, devo fare un passo indietro.

L’anno scorso, in occasione delle elezioni politiche, mi ero espressa pubblicamente, con un articolo dal titolo “LA CLASSE MORTA” a proposito della mia amarezza nei confronti delle pessime scelte e pratiche del PD, pur palesando la mia intenzione di restare dentro a quel partito nella convinzione che solo così si potesse stimolare un cambiamento di rotta, convinta che la gente che vi fa riferimento sia molto migliore della sua rappresentanza.

Io credo che tanti come me abbiano condiviso quel sentimento, che nel frattempo molto sia cambiato, ma che molto resti ancora da fare.

Anche a livello locale avverto una forte volontà di rinnovamento, un’onestà non formale nel riconoscere gli errori e i limiti, un impegno verso una politica attenta e aperta al confronto e disponibile a mettersi in gioco, senza chiusure. Se mi sto sbagliando, proprio per quella onestà intellettuale che mi viene riconosciuta, sarò la prima a trarne le conclusioni.

Ma le persone con cui mi confronto, a cominciare dal candidato Davide Ranalli, mi inducono alla fiducia. Io sono convinta che solo rafforzando la volontà di rinnovamento del PD sia possibile realizzare in Italia e nei nostri territori una politica che coniughi la competenza, la capacità di adattarsi ai cambiamenti in atto, con la giustizia sociale. Ritengo che questo sia il momento di impegnarsi, di rischiare, di ‘metterci la faccia’ proprio perché la gestione della politica, in una fase così delicata, non può essere delegata. Io comprendo la delusione e la rabbia di molti, ma la furia iconoclasta non ha mai portato a un vero rinnovamento, a una reale trasformazione, ma piuttosto ha alimentato lo smarrimento e la frustrazione. Nel nostro territorio molte cose si possono migliorare, ma non credo che quanto si è realizzato sia da rigettare in blocco, così come sono convinta che non tutte le situazioni critiche siano esclusiva responsabilità del PD.

Per quanto riguarda le scelte, a volte dietro un apparente “nuovo” si cela qualcosa di molto arcaico. Su questo invito a riflettere.

Ma ancora di più, qualsiasi sia l’esito di queste elezioni, invito ciascuno a continuare il proprio impegno, a farsi carico della responsabilità politica e morale per fare di Lugo una città dinamica, aperta, in grado di offrire prospettive ai nostri ragazzi e di rispondere ai bisogni che i cittadini esprimono. È un impegno che ci riguarda tutti.

Silvia Golfera

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