
Si è svolto il primo incontro promosso dal Tavolo delle Opere Cattoliche “Avvocato Vito Montanari” sul tema “Responsabilità personale e responsabilità civile: la risorsa lavoro”, con una folta partecipazione di pubblico che ha riempito la sala..
Anche le persone tecnicamente più qualificate (tecnici, laureati,…) facevano notare di non essere preparati UMANAMENTE, non professionalmente, ad un rapporto di lavoro al tempo stesso competitivo e precario, all’interno del quale non riuscivano a trovare la normale sicurezza di cui una persona necessita per costruire la propria vita, una famiglia, dei rapporti utili, …. produrre con “efficacia”.
La domanda ci ha colpito perché poneva sotto una luce molto più ampia il problema tanto dibattuto della risorsa umana, spesso analizzata nelle sue conseguenze, cioè come fonte di produttività, mentre a noi veniva posto come domanda più a monte: cosa permette alla persona di “reggere” la sfida dell’ attuale mondo del lavoro e quindi di esprimere realmente le potenzialità di cui è portatrice?.
Abbiamo lavorato sul tema per quasi un anno, su due direttrici: il mondo della scuola, dove avviene la formazione, ed il mondo del lavoro, dove la formazione ricevuta si esprime e viene in qualche modo messa alla prova. E con l’occhio attento primariamente alla persona come soggetto più che come portatrice di conoscenze … più al portainnesto che all’innesto.
Il convegno è stato presieduto da Raffele Clò nella sua duplice veste di Direttore della Fondazione ospitante e di membro del Tavolo. Hanno aperto i lavori il saluto del Vescovo diocesano, Tommaso Ghirelli, e del Sindaco di Lugo Raffaele Cortesi, entrambi con interessanti contributi introduttivi al dibattito.
Per il primo Focus, sul rapporto fra il mondo della scuola ed il mondo del lavoro, presentato da Cassiano Tabanelli, sono intervenuti, nell’ordine, la maestra M. Pia Zaniboni, della Scuola Primaria Garibaldi, che ha parlato di come aiutare il bambino a riscoprire le proprie attitudini, la propria “vocazione” al lavoro; la Prof.ssa Giuseppina Roccati, docente del Polo Tecnico Industriale di Lugo che, insieme al dott. Angelo Benedetti, imprenditore della “ Unitec” di Lugo, stanno portando avanti un interessante esperimento di collaborazione scuola lavoro, incentrata sulla riscoperta della responsabilità come “risposta abile”, e, infine, Suor Veronica Bucchi Direttore del CFP S. Cuore di Lugo, che è continuazione di una sensibilità al tema del lavoro come promozione umana che fu all’origine della nascita dell’Istituto nel XIX secolo.
Per il secondo focus, presentato da Lorenzo Bernardi, che portava esempi di come la persona, quando è sostenuta nella sua identità, sia in grado di trovare un proprio spazio nell’odierno difficile mondo del lavoro, sono intervenuti Bernocchi Lorenzo e Mancini Barbara, imprenditori agricoli, Tellarini Pietro, laureato in Scienze Motorie e Massofisioterapista, Bertozzi Davide, Ingegnere e Ricercatore presso l’Università degli Studi di Ferrara, ed hanno concluso Bondi Stefano, Ingegnere del Cds di Forlì e Nanti Cristina, volontaria Cds di Forlì e referente organizzativa di Master Universitario.
Ciò che ha accomunato gli interventi è stata la testimonianza evidente che l’approccio alla difficoltà del mondo del lavoro ha potuto avvenire in modo positivo perché nell’affronto di queste ultime l’attenzione è stata mantenuta centrata sui propri desideri, intesi non come sogni, ma come rivelatori delle proprie capacità.
Particolarmente importante è stato l’intervento dell’ing. Bertozzi che ha fatto comprendere in modo appassionato e coinvolgente come questo approccio alla realtà possa diventare la base di una corretta metodologia di ricerca universitaria.
La mattinata si è conclusa con uno spazio di domande dal pubblico, seguito dalla presentazione della seconda parte del convegno, che si terrà a settembre sul tema del rapporto fra ricerca dell’occupazione da parte dei giovani e le Istituzioni, in particolare quelle locali. Proprio di questo tema si è già in qualche modo iniziato a parlare al successivo pranzo, dal momento che vi erano presenti i le principali forze politiche cittadine ed i candidati alle prossime elezioni amministrative comunali.
La appartenenza al mondo cattolico delle associazioni aderenti al Tavolo Montanari quindi, lungi dall’essere una discriminante ideologica, è si è rivelata un aiuto, proprio perché educa ad una percezione della persona ben più profonda della sua capacità lavorativa e ad uno sguardo sulla realtà ben più attento al suo essere “dono” che alle difficoltà con cui si presenta.