
I volontari hanno accompagnato la 1C e la 2C dell’Istituto Comprensivo “Luigi Battaglia” alla scoperta dell’area di riequilibrio ecologico. Domenica prossima alle 15 nuova visita guidata aperta a tutti.

I volontari di Legambiente hanno accompagnato 2 classi dell’Istituto comprensivo “Luigi Battaglia” di Fusignano alla riscoperta del “Bosco di Fusignano”, l’area di riequilibrio ecologico realizzata tra l’abitato e la zona industriale per ricreare la memoria dell’antico “Bosco del Marchese”.
L’iniziativa si è inserita all’interno del progetto “L’albero della vita, gli alberi per la vita” con cui le classi 1C e 2C hanno studiato l’importanza degli alberi per l’ecosistema, le loro funzioni di filtro degli inquinanti e di regolazione del clima. I volontari di Legambiente hanno completato questo percorso, facendo una “lezione dal vivo”, raccontando la storia, le caratteristiche e l’utilità di un quest’area che presenta tutte le caratteristiche di un antico bosco di pianura.
“Come i bambini e gli insegnanti hanno potuto sperimentare di persona – ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna – nonostante le piccole dimensioni dell’area, l’esperienza di un entrare in un “bosco di pianura” è notevole. A partire dal microclima completamente diverso rispetto alle aree circostanti, la presenza di animali (soprattutto avifauna) e una ricca e fitta vegetazione che crea una sorta di schermo, di barriera rispetto alla zona industriale e ad aree trafficate”.
Il bosco di Fusignano recupera l’idea del grande “bosco del Marchese” distrutto durante la guerra, ma che è rimasto vivo nella memoria e nell’immaginario collettivo. È così che a metà degli anni ’90 Legambiente, assieme al WWF e al Comune di Fusignano, elaborò l’idea di ricreare il bosco. Ovviamente non più nella posizione originaria, ormai occupata da strade e case, ma in una zona di circa un ettaro in prossimità del canale dei Mulini di Lugo. Oggi l’area si presenta come un querceto misto, con prevalenza di farnia, con tutte le caratteristiche tipiche di un antico bosco mesofilo, un tempo molti diffusi nella pianura padana.
“Lo stupore, la meraviglia che hanno tutte le persone che accompagniamo a visitare il bosco – ha aggiunto Rambelli – ci confermano il valore di questa operazione. In questo caso particolare, dato il notevole lavoro realizzato dalle classi con il loro progetto di educazione ambientale, siamo ancora più soddisfatti di aver potuto dare il nostro contributo alla formazione dei bambini con una lezione dal vivo. Ci aspettiamo ora che trasmettano queste conoscenze ai loro genitori, anzi, che li accompagnino a visitare il bosco, magari insegnandogli a riconoscere i vari alberi”.
Legambiente prosegue nelle proprie azioni per valorizzare e far conoscere il bosco di Fusignano, il prossimo appuntamento, aperto a tutti, è per domenica 18 maggio alle ore 15.
Per conoscere la storia dell’area, Legambiente ha inoltre realizzato un breve reportage visibile sul canale Youtube www.cignoverdeoro.it in cui Aida Morelli, progettista del Bosco spiega le ragioni e le caratteristiche dell’intervento: http://youtu.be/Q7CYaH0n6Rc
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