Il voto disgiunto


Per le elezioni comunali il diritto di esprimere tre voti nella scheda, esiste da tanti anni.

Mi è capitato di sentirmi chiedere cosa sia il voto disgiunto, da un amico, politicizzato, “istruito”….

Il primo voto: la lista

Si apre la scheda, si sceglie, si dà il voto, al partito o alla lista civica “preferita”.

Non ho ancora fatto il conto, anche perchè sono tante, forse aspetterò di vedere la scheda per conoscerne il numero esatto, ma dovrebbero essere quasi venti. 


Appunto se ne sceglie una e ci si mette la croce: è il voto di lista.

Il secondo voto: le due preferenze, un uomo e una donna

Tra i candidati della lista scelta già votata, sono ventiquattro, quanti saranno i consiglieri comunali, anche se per alcune liste il numero è un pò più piccolo, a fianco, si scrivono nome e cognome delle due persona preferite, un uomo e una donna, per, appunto, la carica di consigliere comunale: sono i voti di preferenza.

Il Terzo voto: il Sindaco

Come se la scheda fosse ancora bianca, indipendentemente da quanto già scritto (croce e nomi), si sceglie quale dei sette candidati a Sindaco si preferisce, chi si ritene abbia le migliori qualità, doti, capacità, per essere il nostro Primo Cittadino, per servirci meglio con più “efficacia ed efficienza”.

Arrigo Antonellini

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