Riceviamo e pubblichiamo
L’Aula Magna del Carmine ha visto il candidato a Sindaco di fronte al centro storico della città.
Ha aperto Giacomo Baldini, segretario PD Lugo, richiamando l’attenzione sul voto del 25 maggio, per un’Europa più presente e più giusta, per il lavoro ed il benessere dei cittadini, in una prospettiva di rinnovamento. Un rinnovamento che coinvolge anche Lugo, con la candidatura di Ranalli, non tanto per i suoi 29 annni, ma per la condizione che vive la sua generazione e per le proposte programmatiche, che delineano una visione nuova della città e del suo futuro, a partire dal rilancio del centro storico.
E’ toccato a Ranalli entrare nel tema, partendo dall’osservazione sui cambiamenti sociali, che vanno affrontati con “ricette” nuove, rispetto ai bisogni che sono diversi. A cominciare col “mettere più soldi in tasca ai cittadini”, come farà il Governo Renzi in questo mese con gli 80 euro, per incrementare gli acquisti.
Ranalli ha ricordato gli impegni del suo programma per il commercio: fiscalità di sostegno ai commercianti che investono in centro, impoverito in questi anni anche dalla crisi e forse da scelte non lungimiranti. Ha evidenziato che molte proposte per il rilancio della città vengono dai giovani che fanno parte delle liste della coalizione, ha ricordato l’importanza di una “città salotto”, in cui anche i commercianti diventano protagonisti di impegni per l’attrattività, ha ribadito gli impegni fiscali, a favore dei nuovi negozianti in centro, anche per garantire la successione e la necessità di snellire i bandi per le assegnazioni dei locali del Pavaglione.
Ranalli si è espresso per un ritorno delle famiglie nelle case del centro, con accordi fra Comune e Banche, per aiutare gli acquisti, utilizzando parte delle risorse TASI ed IMU seconde case, per incentivi finalizzati.
Ha lanciato la proposta di Festival estivi, di un Teatro Rossini più fruibile, cambiando il regolamento, di elaborare un progetto per attrarre nel nostro territorio i turisti ed i visitatori che, nel 2015, andranno a Milano provenendo dal Porto di Ravenna, “potrebbero ammirare i nostri monumenti, la piazza storica di Francesco Baracca, il Quadriportico del Pavaglione, bellezze che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, che stupiscono i visitatori, come è accaduto per la recente visita del Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando”.
Ranalli ha infine richiamato la proposta dell’On. Matteo Orfini, della Commissione Cultura della Camera, venuto a Lugo nei giorni scorsi, di fare diventare Lugo “La cittadella della cultura, dell’arte e del turismo”, in quanto ha il patrimonio e la storia per candidarsi a tale ambizioso obiettivo.
Numerosi interventi si sono concentrati sulla burocrazia, che frena gli investimenti di chi sta rischiando il suo denaro, sulle vetrine vuote, che devono essere curate e messe sul mercato, sulla necessità di facilitare la mobilità breve delle auto intorno al Pavaglione, per incentivare gli acquisit, della mancaza di manutenzione di alcune vie del centro (marciapiedi), con pulizie non adeguate, che rivelano una certa trascuratezza, anche da parte dei residentì, ma tutti hanno condiviso le analisi del candidato.
Ranalli ha concluso, precisando che la burocrazia va combattuta: “l’autocertificazione è stata introdotta per essere rapida e responsabile, poi i tempi dei controlli, che vanno fatti successivamente, possono anche prolungarsi”. Ha proseguito dichiarando che il suo sarà un “Comune alleato con le imprese che investono nella città”, ricordando che “Lugo deve diventare più bella, perché una città piùbella non è solo attrattiva, ma genera benessere e comportamenti virtuosi e creatività”. Ha infine assunto l’impegno a migliorare l’illuminazine di alcune parti del centro, a destinare la Polizia Municipale a funzioni di contatto con l’ambiente urbano “girando con le auto, gli agenti non vedono quello che li circonda come quando si muovono a piedi” ed ha dichiarato, fra gli applausi, che “tornerà dalla riunione con qualche spunto importante in più grazie al confronto avuto con i presenti”.