
Riceviamo e pubblichiamo
“Lo sviluppo di Hera – afferma Donatella Antonellini, Candidata Sindaco per la lista civica indipendente “BellAlfonsine” – rappresenta un esempio rilevante di regressione politica, un modello sbagliato, con troppa finanza, senza democrazia, dai risultati poco incoraggianti anche dal punto di vista puramente gestionale, come dimostrato dal basso livello delle risorse finanziarie generate, dalla caduta verticale degli investimenti e dalla crescita della dipendenza dal settore finanziario.”
“La strategia di Hera – prosegue la leader di BellAlfonsine – è rivolta al profitto più che allo sviluppo di politiche territoriali: si è messa in piedi una struttura fortemente dipendente dall’aumento continuo, ben al di là dei livelli di inflazione, delle tariffe regolamentate. Negli ultimi dieci anni in Italia – spiega la Antonellini – quelle dell’acqua sono aumentate del 71,8%, quelle del gas del 59,2%, quelle dei rifiuti del 56,3%, contro un aumento dell’inflazione del 24,5% nello stesso periodo! Il risultato? Si sono così create delle strutture politico-burocratiche sostanzialmente poco efficienti, fonti di confusione nei rapporti tra pubblico e privato e che lavorano su obiettivi non condivisibili; inoltre esse sono diventate un fattore che alimenta l’inflazione.”
“La politica di sostanziale privatizzazione di Hera – accusa Donatella Antonellini – non è in linea con il risultato del referendum del 2011 che ha deciso (anche con il sostanziale contributo dei cittadini di Alfonsine) di mantenere in mani pubbliche il settore dell’acqua.”
“Il principale, o forse unico, obiettivo perseguito da Hera – rileva la Candidata Sindaco della Lista BellAlfosine – sembra quello di aumentare continuamente le sue dimensioni; questo tende ad accrescere il potere dei manager nel paese e nei rapporti con la politica. Tale sistema ha, a tutt’oggi, il fondamentale sostegno del Partito Democratico e permette la distribuzione di dividendi ai Comuni, presi in maniera sempre più impellente da forti necessità di cassa; gli stessi Comuni, poi, possono, nella sostanza, istituire delle tasse mascherandosi dietro l’aumento delle tariffe Hera, soggetto apparentemente terzo.”
“Ecco la proposta di BellAlfonsine – incalza la maestra elementare Candidata Sindaco – occorre imboccare una strada nettamente alternativa a quella attuale, rispettosa della volontà popolare espressa nel referendum del 2011 sull’acqua Bene Comune, economicamente e socialmente vantaggiosa: Hera deve essere nella sostanza ripubblicizzata e le sue attività largamente ristrutturate, anche se in maniera differenziata da settore a settore e riportate ad un livello territoriale dove sia possibile un controllo più democratico delle stesse. Vanno radicalmente ripensate le strategie di sviluppo dei vari settori.”
Ripubblicizzare i servizi relativi ai beni Comuni serve dunque a riportare democrazia trasparenza ed efficienza, eliminare gli sprechi e i parassitismi, rendere disponibili localmente importanti risorse da utilizzare nel sociale e creare buona occupazione, serve altro? Sì una cosa serve, il 25 maggio ’14 serve di CAMBIARE L’ARIA, serve il voto a BELLAFONSINE, serve il voto a Donatella Antonellini Sindaca.