Confronto a Massa Lombarda tra i quattro candidati

Bassi ha già vinto le Primarie del PD, però….. 


C’era attesa nell’aria e infatti il pubblico non è mancato: quasi 400 persone hanno affollato il circolo bocciofilo massese per ascoltare e valutare i candidati sindaco nell’ unico confronto “ faccia a faccia “ in vista delle votazioni di Domenica prossima; un pubblico variegato e composto, attento ed affamato di contenuti, ossia i programmi dei 4 pretendenti: Daniele Bassi (Centro Sinistra Per Massa ), Antonella Brini ( Lista Civica Vivi Massa Lombarda ), Alberto Buscaroli ( Lista Civica Per Massa ) e Alma Rivola ( Città Comune Massa Lombarda a Sinistra ).



Dopo una brevissima presentazione personale (in cui Buscaroli e Brini hanno chiarito il loro diverso percorso civico, Rivola ha rimarcato l’ esigenza di qualcosa di sinistra veramente diverso, mentre Bassi ha ribadito di esser stato scelto democraticamente con le primarie del PD ) è partito il vero confronto basato su cinque quesiti preannunciati: la tua città, ambiente e territorio, sicurezza, Unione dei Comuni e sanità; nei tre minuti a disposizione per rispondere, ogni candidato – in una turnazione precedentemente sorteggiata – ha sintetizzato il proprio convincimento e le strategie di programmazione.

Per Massa Lombarda la Brini punterebbe su marketing e snellimento della burocrazia, Buscaroli vorrebbe il rilancio del centro storico ridiscutendo alcuni tabù sui vincoli che lo riguardano; anche per la Rivola troppi vincoli – oltre al patto di stabilità – frenano lo sviluppo della città, città che vorrebbe basata sull’ etica e la legalità, mentre Bassi mette al centro di tutto persone, servizi e coesione sociale, auspicando un coinvolgimento attivo e promettendo di mantenere gli impegni.

Sul territorio Buscaroli esordisce definendolo “ stuprato “ dagli interventi, ricordando a tutti che “ solo grazie alla crisi alcuni di essi sono ancora fermi “ , riferendosi – come ha specificato – ai 25.000 metri quadrati di nuove residenze già approvate ( nelle aree ex MassaLombarda, Consorzio Agrario Fruges, Area Milani ), mentre per la Rivola è importantissima la questione acqua e rifiuti – netta la contrarietà alla gestione di Hera – oltre all’ attuale problematica della mobilità sostenibile. 


Per Bassi “ il futuro o sarà sostenibile o non ci sarà proprio “ , però sull’ uscita da Hera si dice perplesso, poiché – ha sottolineato – “ chi lo dice non conosce le complessità “, sottolineando che “ sia comunque necessaria un’ organizzazione industriale “, pur tuttavia ammettendo che i comuni debbano chiedere ad Hera investimenti maggiori e opporsi ai guadagni stratosferici dei dirigenti; infine per la Brini – che si dichiara contraria ad Hera – sarà fondamentale discutere del “ campus “ e della riconversione dei 400 ettari agricoli diventati edificabili, ricordando anche che lei ha sempre votato contro riguardo al P.S.C. ed al RUE; da parte sua – l’ unica a farlo – solo un brevissimo accenno al “ progetto Matrix “ nelle conclusioni finali, nelle quali ha poi ricordato che “ in caso di qualsiasi dubbio su un insediamento, il Sindaco deve dire di no “.

Per la sicurezza inizia la Rivola che, citando l’ articolo 3 della Costituzione, si dichiara contraria al “ sindaco sceriffo “ , ed auspica invece che il neoeletto sia attento e vigile sulle reali problematiche e che sappia coordinarsi con tutte le forze di polizia ( successivamente aggiungerà una dura critica verso la discriminazione degli immigrati); per Bassi il rigore e l’ autorevolezza sono al primo posto, sottolineando – riferendosi al corpo della Polizia Municipale – come “ 74 agenti per tutta la Bassa Romagna siano pochi “, ed ipotizzando una caserma dei Carabinieri attiva 24 ore su 24; contestualmente la Brini si dice allarmata dalla possibilità che venga soppressa la caserma lughese e concorda che i nostri vigili siano pochi ( dovrebbero essere 105 ), auspicando un maggiore e mirato controllo delle abitazioni – spesso sovraffollate – e la reintroduzione del reato di clandestinità che – come ha sottolineato – ridurrebbe anche quelle sciagurate morti nei nostri mari. Infine Buscaroli dichiara di condividere la linea di Bassi e Brini poiché – come ha specificato – “ i delinquenti sono delinquenti “; su questa tematica, evidentemente molto sentita dai massesi, si sono levati molti applausi un po’ per tutti.

Il tema dell’ Unione invece trova abbastanza concordi tutti: favorevoli a patto che sia uno strumento per i comuni e non un ulteriore impedimento o limitatore d’ autonomia; di conseguenza tutti tendenzialmente contrari al Comune Unico. Bassi chiederà di cambiare Statuto e Regolamento per garantire la rappresentanza di tutti i consiglieri eletti, la Brini non vorrebbe “ nemmeno mai dover parlare del referendum sul Comune Unico “, e contestualmente rimarca l’ esigenza di cambiare il P.S.C. ed il regolamento per l’ assegnazione delle case popolari; anche Buscaroli è allarmato da questa “ spinta “ verso il Comune Unico, che di fatto vedrebbe Lugo diventare il fulcro di tutto, facendo perdere ai massesi la loro autonomia; infine la Rivola ha sostanzialmente condiviso quanto detto da chi l’ ha preceduta, evidenziando la scarsa informazione ai cittadini e citando tutta la normativa in merito, dal 1990 all’ ultima legge del 7 aprile 2014.

Infine il capitolo sanità: Bassi, ricordando come il nostro sistema sanitario sia uno dei migliori, si dice pronto a migliorare tutto ciò che si può, per un servizio accessibile a tutti – citando la frase di Errani – “ senza carte di credito “; auspica più qualità e prossimità, opponendosi alla chiusura di qualsiasi ospedale ma dichiarandosi favorevole all’ azienda unica, che però abbia un solo direttore e non quattro; per la Brini invece le “ cure itineranti “ sarebbero troppo difficili da attuare ed inoltre permangono troppi dubbi sulle Case della Salute ( ribattezzate da lei stessa “ case delle farfalle “) su cui – ha sottolineato – “ nemmeno i medici di base sono d’ accordo “. Buscaroli non si dichiara contrario all’ accorpamento, ma solo e soltanto – ha dichiarato – “ se ciò va nell’ ottimizzazione dei costi “, ed ha poi ribadito che “non si può accettare che il cittadino perda la sensazione di aver le cure di prima risposta, mentre è più razionale che per gravi patologie ci si possa spostare “, confermando comunque l’ opposizione a qualsiasi depotenziamento del nosocomio lughese. Ha concluso la Rivola, ricordando invece a tutti la loro battaglia contro l’ Ausl unica, per la quale sono scesi in piazza ed hanno raccolto firme, stessa battaglia che hanno combattuto per la delicata tematica di Senologia e del trasferimento del primario, il Dott. Magalotti; ha terminato poi con la promessa di vigilare sempre, anche se – ha concluso – “ ormai le cose sono andate “ .

Per concludere, in cinque minuti ognuno di loro ha cercato di convincere l’ attenta platea a votare per loro con l’ ultimo appello: per la Brini l’ unico voto utile è quello dato a lei, per poter incidere a livello dell’ Unione contando su validi alleati, cambiando per migliorare e non solo per cambiare, facendo notare che “ solo a lei non è mai stata data questa possibilità “; Buscaroli premette di non voler svelare i nomi della sua Giunta, dalla quale però esclude – citandolo – Mario Montanari ( poiché pare girassero voci diverse ), sottolineando che comunque sarà lui l’ unico e vero responsabile, non rinunciando a ricordare come si sia dimesso da capogruppo e non da consigliere. Alma Rivola esterna invece il suo desiderio di equità ed eguaglianza, assicurando “ l’ impegno morale ad esserci “, concludendo filosoficamente – come ha dichiarato – che “ non si può più produrre per accumulare ma solo per condividere “. Ultimo appello anche per Bassi che ringrazia – elencandoli – tutti i suoi sostenitori in lista, specificando che tra di essi forse sceglierà qualche Assessore, ed annuncia due nomi su cui punterà per la sua Giunta: Carolina Ghiselli e Laura Avveduti; promette priorità dei problemi e competenza nell’ affrontarli, per creare una comunità unità che però guardi fuori, concludendo con una frecciatina alle varie liste civiche che – ha dichiarato – “ non avrebbero identità e futuro “.

Una serata piena di gente, che ha visto i 4 candidati confrontarsi anche animatamente e su posizioni diverse,ma senza mai passare il limite della correttezza, senza mai cadere nel tranello dell’ offesa e la calunnia; la platea sembra davvero aver gradito questo modo di confrontarsi, salutando e ringraziando tutti gli sfidanti con un sentito e meritato applauso.


Alessandro Casadei

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