Faccia a faccia gli otto candidati con Confindustria

Riceviamo da Alessandro Casadei e pubblichiamo


Si è svolto nella sala convention dell’ hotel Ala d’ Oro di Lugo, l’ incontro organizzato da Confindustria che metteva “ faccia a faccia “ gli 8 candidati sindaco: erano presenti , in ordine alfabetico, Domenico Coppola ( Movimento 5 Stelle ), Donatella Donati ( Forza Italia, Fratelli d’ Italia, Nuovo PSI ), Luca Marchiani ( Lugo Mi Piace ), Davide Ranalli ( PD, SEL, IDV e Prospettiva 2030 ), Gabriele Serantoni ( Verdi ), Secondo Valgimigli ( Rifondazione Comunista e PSI ) e Silvano Verlicchi; ( Per La Buona Politica, Lugo Libera e Lugo Popolare) unico assente Gian Ruggero Manzoni ( Lugo Per Noi ), giustificatosi per impegni improvvisi. Davanti ad un ristretto pubblico di imprenditori locali, dopo i saluti del rag. Ettore Sansavini ( patron del Gruppo Villa Maria ), il moderatore Marco Chimenti ha dato il via al dibattito: cinque minuti a testa, coi quali ogni candidato si è presentato alla platea sottolineando le proprie priorità.


Accesso al credito garantito dal Comune e formazione per il personale del S.U.A.P. per Coppola, maggiori risorse e che rimangano nel territorio per Donati (comune a “ km0 “), Marchiani ha specificato di rappresentare quella destra sociale legata più all’operaio che all’ industriale mentre Ranalli, elogiando l’ Unione, ha sottolineato che in questi anni ci si è dimenticati di render attrattivo il territorio ed ha proposto meno tasse sui beni strumentali; Serantoni ha puntato tutto sulla green economy, Valgimigli vorrebbe più confronto tra la politica e l’economia reale mentre Verlicchi – che auspica più semplificazione – prospetta nel lughese un distretto del benessere e della salute, legato alla vocazione industriale del comparto alimentare.

Poi si è passati alle domande del pubblico, che prevedevano una risposta di due minuti: la prima sull’Unione ha visto quasi tutti concordi sull’esigenza di trasformare questo ente in qualcosa che sburocratizzi l’ amministrazione locale e che ci avvicini all’Europa, stessa unanimità nell’esigenza di più democrazia all’interno del suo direttivo e della formula del referendum per decidere sul comune Unico; netta la posizione di Marchiani che, comunque volendo un referendum, sarebbe disposto ad uscire dall’attuale Unione. Gli altri quesiti hanno riguardato la fiscalità e la partecipazione, l’economia locale proiettata verso l’estero e la situazione sanitaria locale, in termini di indotto ed opportunità sul territorio.


A questa domanda ci sono state alcune prese di posizione distanti tra loro: per la Donati la sanità pubblica deve avere priorità su quella privata (di fronte a lei il rag. Sansavini contestava tale posizione) ed ha difeso questa sua valutazione con chi per vari motivi poteva dissentire; sulla stessa linea – anche se in maniera più soft – tutti gli altri candidati, tranne Verlicchi che invece auspica un’ integrazione tra pubblico e privato, e Marchiani a cui non dispiacerebbe il ritorno alla vecchia Usl36, uscendo quindi dall’ Ausl unica.

Le ultime due domande – lo si sottolinea per dovere di par condicio – sono state richieste da esponenti e simpatizzanti della lista Per La Buona Politica, tra cui Bruno Pelloni,

Tuttavia i candidati rimasti (Ranalli e Valgimigli hanno dovuto assentarsi per impegni precedenti ) hanno risposto ugualmente; in particolare l’ultimo quesito sulle privatizzazioni ha visto un nuovo “ battibecco “ – sempre nei limiti dell’ educazione e del rispetto reciproco – tra la candidata Donati ed il rag.Sansavini, riguardo all’opportunità dell’integrazione tra pubblico e privato nel sistema sanitario, ovviamente con posizioni diametralmente opposte. 


DINO SCOMO

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