L’approvazione della Legge Delrio e la relazione del commissario straordinario per la revisione della spesa pongono grossi interrogativi sulle funzioni ad oggi tutte rimaste – dalle strade provinciali ai trasporti, dall’edilizia scolastica alla formazione professionale, dall’agricoltura all’ambiente, dai centri per l’impiego alle reti informatiche – che le Province dovranno svolgere nei prossimi anni e sulle risorse finanziarie che avranno a disposizione. I riflessi di questa situazione inevitabilmente si ripercuotono sul bilancio della Provincia.
Le entrate tributarie si riducono di 1,7 milioni di euro rispetto alla previsione iniziale 2013 e di 935mila rispetto a quella assestata. Anche se, rispetto a quanto effettivamente accertato col consuntivo 2013, mostrano timidi segni di ripresa (+666mila euro, pari al 2 per cento).
Anche per quanto riguarda i trasferimenti correnti (in prevalenza dalla Regione) non si può non notare il ridimensionamento, sia rispetto alla previsione assestata (-5,2 milioni di euro), che nei confonti dell’accertato 2013 (-4,1 milioni di euro).
Relativamente alle entrate extratributarie occorre distinguere quelle aventi carattere straordinario, quali le economie da mutui estinti, pari a circa 2,2 milioni di euro, destinate al finanziamento delle spese in conto capitale, da quelle ordinarie. Queste ultime manifestano anch’esse una certa contrazione sia rispetto alla previsione assestata 2013 (-12,2 per cento) che rispetto all’accertato ( -5,6 per cento).
Sul fronte della spesa corrente le riduzioni hanno interessato un pò tutti gli interventi, dal personale (-600mila) alle imposte e tasse (IRAP) (-110mila), dagli interessi (-390mila) alle spese per consumi (-360mila rispetto al consuntivo 2013). Unica eccezione le quote capitale di rimborso dei mutui per le quali la tipologia dei piani di ammortamento prevede che la quota capitale aumenti negli ultimi anni di rimborso a discapito della quota interessi.
Gli investimenti iniziali 2014 (al netto delle operazioni di reimpiego della liquidità) si riducono di oltre il 25% rispetto a quelli inzialmente previsti nel 2013 (3,9 milioni di euro contro 5,1) e risulta ancor più evidente se confrontata con la previsione iniziale 2012 (19,3 milioni di euro).
Il saldo obiettivo per il patto di stabilità si riduce di circa 2,5 milioni di euro rispetto all’iniziale 2013 tornando sui livelli del 2012. Tuttavia la legge di stabilità 2014 ha ridotto gli spazi di manovra della Regione rendendo pertanto problematico il suo raggiungimento.