Consigli per gli acquisti, per il voto

Acquisti: acquistare 24 Consiglieri Comunali, un Sindaco, ma anche i loro collaboratori nei pochi casi di chi ha avuto la correttezza-obbligo di farci sapere chi saranno, appunto i loro più stretti collaboratori se vinceranno.


Acquistare, scegliere: possedere, come nostri amministratori, della “roba nostra”, dei soldi che diamo alla Pubblica Amministrazione e che vengono assegnati dallo Stato per la gestione dei servizi pubblici di competenza dei comuni.

Dei Comuni? Per la verità non dei Comuni, ma delll’Unione, considerato che da anni i servizi di competenza dei Comuni da noi sono stati delegati tutti all’Unione e che quindi in realtà saremo governati dal Presidente dell’Unione come del resto è già stato in questi ultimi anni in cui è stato Cortesi a decidere per tutti gli oltre centomila romandioli. 

307 lughesi hanno deciso di metterci la loro faccia in questa nuova, completamente nuova rispetto alle altre sette precedenti, campagna elettorale; mai in passato così incerta nel suo esito come questa di ora.

Credo che tutti i lughesi, pur con il loro dna di avere la critica facile (basta vedere il tono delle centinaia di commenti sul vostro giornale), debbano ringraziarli, questi 307 per qualsiasi candidato loro abbiano deciso di scendere in campo.

Un ringraziamento che va espresso con il voto di preferenza, il primo da dare, il primo voto da esprimere, il nome e il cognome di due di loro, una donna e un uomo, in qualsiasi della quattordici liste i proprio preferiti siano, purchè ovviamente siano entrambi nella stessa lista. Non quindi una di una lista e l’altro di un’altra lista.

Fatto questo, il primo tempo del voto, si passa al secondo, quale degli otto candidati scegliere.

Quando ho iniziato a parlare delle elezioni comunali, tanti mesi fa, già nell’estate scorsa, partendo ovviamente dal parlare delle Primarie del PD che appunto vanno fatte prima del voto e che quindi andavano fatte nell’autunno scorso, del PD (ovvio trattandosi di Primarie), del mio partito quindi (è giusto parlare prima di tutto di casa propria prima di parlare, criticare le altre), mi aspettavo molto di più, speravo molto di più

Dicevo che avevamo il diritto che il successore di Cortesi fosse il lughese più bravo, il più bravo di tutti, il più bravo possibile: il “Primo” Cittadino, appunto

Il modo di farlo c’era. Il bando pubblico con la data di scadenza entro la quale chiunque avrebbe potuto presentarsi e soprattutto l’impegno del primo partito lughese a ricercare, proporre, sollecitare, la disponibilità di tanti.

Del resto niente di speciale ma esattamente ciò che da anni nel PD si sta facendo ovunque, ciò che si è fatto a Massa, a Conselice, a Castelbolognese, a Cervia, solo per stare vicino a noi.

Esattamente ciò che si fece cinque anni fa a Lugo.


Ma allora i dirigenti del Pd sapevano di non correre il rischio di essere disturbati perchè la ricandidatura di Cortesi scoraggiò, e giustamente, tutti coloro che avrebbero potuto farci un pensiero, mentre invece questa volta a “farci un pensiero” sarebbero stati tanti (compreso il sottoscritto, sorrido…?).

Non potremo scegliere quindi il miglior lughese visto che è mancata la prima selezione, la semifinale, quella che avrebbe messo in campo tutti, tra cui saremmo stati tutti a scegliere i finalisti.


La possibilità, l'”obbligo” politico di fare le primarie, naturalmente c’era per tutti i partiti. 


In qualche modo tantissimi lughesi di “buona volontà”, hanno colmato questo vuoto di partecipazione popolare creato dai partiti, auto-organizzandosi in tante liste civiche. Compresi ovviamente i tanti che anche al richiamo delle primarie, che pure era “obbligatorio” fare, avrebbero risposto no grazie.


Oggi quindi possiamo scegliere solo tra gli otto candidati.


I candidati mi scuseranno ma non ho remore a parlare della scelta del “male minore”, sperando anche che nessuno di loro si ritenga il migliore dei trentamila lughesi, cosa che invece avrebbe potuto dire se fosse stato il vincitore delle Primarie. 

Ogni scelta parte dall’individuazione dei criteri con cui farla, la scelta.



E ancora prima, parte dal censimento dei compiti, dalle funzioni che l'”eletto” dovrà svolgere. 


Solo dopo, rispettando la metodologia classica della scelta della persona migliore, alle luce di questi dati preliminari, si sceglie chi si ritiene il più adatto a svolgerle nel miglior modo possibile, quei compiti.

Buona scelta e da lughesi speriamo che almeno di questi otto vinca il migliore.

Arrigo Antonellini

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