Incontro sul tema del trapianto a Faenza

Riceviamo e pubblichiamo

Domani venerdì 30 maggio alle ore 18.00 nell’ aula 4 del Complesso Ex salesiani ( Via San Giovanni in Bosco 1, Faenza), si svolgerà un incontro rivolto alla popolazione, dal titolo “la salute nelle nostre mani- l’arte del trapianto di fegato”, promosso dal gruppo epatologico ravennate dell’Ausl Romagna.L’iniziativa ha lo scopo di festeggiare ufficialmente tutti i pazienti del nostro territorio che sono stati sottoposti a trapianto di fegato e, attraverso la loro diretta testimonianza, promuovere la consapevolezza pubblica dell’importanza della donazione di organi.

L’incontro è patrocinato dal Comune di Faenza, dall’ AIDO e dall’Ente Ceramiche

Il servizio di epatologia, si occupa della selezione e assistenza dei pazienti candidabili a trapianto di fegato attraverso uno studio laboratoristico e strumentale complesso e articolato. Il lavoro di indagine e il processo assistenziale culminano nella presentazione del paziente da parte dei referenti degli Ospedali della Provincia di Ravenna, Dott. Francesco Foschi e Dott. Giuseppe alla Commissione Trapianti del Policlinico S.Orsola, coordinata dalla Dott. Cristina Morelli, e, in caso di idoneità, si passa all’inserimento nella lista unica regionale che raccoglie pazienti provenienti dal Centro Trapianti di Bologna e di Modena. La priorità viene calcolata secondo un sistema un di allocazione validato internazionalmente. Attualmente la Lista Regionale, è costituita da 252 pazienti ulteriormente suddivisi in funzione del gruppo sanguineo

Fino ad oggi l’attività di selezione in collaborazione col Centro Trapianti ha permesso a 51 cittadini di essere trapiantati.

Il trapianto di fegato rappresenta a tutt’oggi l’unica forma di trattamento definitivo per le epatopatie croniche a diversa eziologia (virale, alcolica, congenite e metaboliche) con e senza tumore primitivo de fegato.

Negli ultimi anni, la riconosciuta efficacia del trapianto epatico, quale procedura salvavita e l’incremento delle malattie epatiche croniche, ha comportato un graduale aumento del numero di pazienti indirizzati al trapianto. Dall’altra parte, il numero di donatori non è aumentato di pari passo, con la conseguenza di un incremento progressivo del numero dei pazienti adulti in lista d’attesa, seppure le moderne tecniche operatorie abbiano permesso di ottimizzare l’utilizzo degli organi a disposizione anche da donatore molto anziano e di procedere, in casi selezionati, alla donazione da vivente.

E quindi necessario promuovere la cultura delle donazioni che è da considerare uno degli indici più significativi di civiltà della popolazione .

La serata sarà conclusa da un intrattenimento musicale e da un buffet.

Ufficio Stampa Ravenna
Manuela Dradi

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