
Della Giunta Pd della Provincia
Nell’anno 2012 la Provincia di Ravenna assunse personale esterno a tempo determinato per fronteggiare i “picchi di lavoro straordinari” dovuti alla necessità di portare a compimento procedimenti amministrativi relativi alle autorizzazioni integrate ambientali, meglio conosciute con l’acronimo AIA. Si trattava dell’assunzione di un tecnico specializzato nell’ambito delle procedure di autorizzazione integrate ambientali a tempo pieno per la durata di diciotto mesi, e di un secondo tecnico specializzato nelle procedure di valutazione di impatto ambientale, sempre con lo stesso tipo di contratto, ma a tempo parziale con una percentuale lavorativa del 50%, per una durata pari a diciotto mesi.
La stessa giunta in un contesto economico ancora segnato dalla profonda crisi e, soprattutto, in una situazione di incertezza dovuta agli ultimi sospiri delle vegetative province, con le medesime motivazioni nel coso 2013 rinnovava per altri diciotto mesi uno dei due contratti, vale a dire quello a tempo parziale instaurato nel 2012, prevedendo una spesa di 22.508.89. Ma il ricorso a personale esterno non si ferma.
Il tutto, come si evince, in barba alla spending rewiev e al lungo periodo di crisi che non risparmia nemmeno gli enti pubblici. Oltretutto non si tiene conto dell’impegno cogente delle pubbliche amministrazioni contemplato in un preciso articolo di legge, a contenere le spese. Articolo riguardante le amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevano comunque eccedenze di personale come nel caso della Provincia di Ravenna, la quale, tuttavia, bypassa artatamente la legge aggrappandosi, come recita la delibera, al fatto che le eccedenze di personale riguardano profili professionali diversi rispetto a quello in oggetto.
Con un bilancio di previsione come quello approvato (dalla maggioranza) pochi giorni fa, si dovrebbe agire con maggiore senso di responsabilità, contenendo aamassimo le spese e valorizzando al meglio le risorse umane interne all’ente.
Una domanda sorge spontanea: ma i revisori degli enti locali sino ad arrivare alla Corte dei Conti possibile che non abbiano nulla da rilevare !?
Gianfranco Spadoni
consigliere provinciale Udc