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Blue Job |
L’Associazione Culturale Lugocontemporanea, in collaborazione con la Fondazione Teatro Rossini, con il patrocinio del Comune di Lugo e della Regione Emilia Romagna, la X EDIZIONE [COLTIVARE IDEE], 10 anni di Lugocontemporanea, il 31 luglio e l’1 Agosto nel centro storico di Lugo.
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Cristiano Calcagnile |
Direzione Artistica John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi
31 LUGLIO
h. 21:15 > Cortile del Chiostro del Carmine
MADERNA PERCUSSION GROUP E CRISTIANO CALCAGNILE
Marimba, vibrafono, grancassa, tom tom, campanacci e batteria.
Il rigore della scrittura accademica incontra l’improvvisazione e l’estemporaneità del Jazz in una straordinaria esplorazione delle possibilità timbriche e melodiche, oltre che ritmiche, degli strumenti a percussione.
DANIELE SABATANI
Si è diplomato in “Strumenti a Percussione” con il massimo dei voti e la Lode presso il Conservatorio di Musica “G.Nicolini” di Piacenza. Ha svolto la sua attività in molte prestigiose orchestre italiane e dal 1995 insegna al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. Ha partecipato a molti lavori discografici ed editoriali. In qualità di batterista ha suonato con il vibrafonista Saverio Tasca, con Arthur Miles e con diverse formazioni di musicisti jazz e blues.
MADERNA PERCUSSION GROUP
L’Ensemble di Percussioni si è formata nella classe di Strumenti a Percussione del M° Sabatani allo scopo di sviluppare un’attività d’insieme capace di essere complementare alla didattica tradizionale. Il gruppo si è esibito più volte in vari teatri italiani e si presenta in formazioni che variano in base al repertorio proposto. Tra i suoi propositi c’è quello di valorizzare le possibilità melodiche, oltre che ritmiche, degli strumenti a percussione con l’obiettivo di diffondere le particolari e poco esplorate sonorità di questi strumenti.
h. 22:00 > Area monumento di Baracca
FRANCO D’ANDREA
Piano solo
La performance solitaria di questo straordinario poeta dei suoni ci farà sbirciare, attraverso il suo personalissimo “aleph”, tutta la musica del passato e del futuro.
FRANCO D’ANDREA
Franco D’Andrea è uno dei musicisti più importanti nel panorama Jazz italiano ed europeo. La sua formidabile storia artistica è ricca, intensa, coerente e rigorosa. Il suo linguaggio, fortemente ritmico, sobrio e disadorno, è radicato nella tradizione della musica afroamericana ma aperto ad ogni trasversale sollecitazione “moderna”. Attualmente guida un suo quartetto e un progetto speciale in trio. La sua peculiare attività di piano solo ha prodotto opere straordinarie che hanno fatto la storia di questa particolare forma espressiva. Ha suonato in tutto il mondo venendo a contatto con i musicisti più importanti del nostro tempo.
h. 23.00 > Area monumento di Baracca
GIACOMO TONI & NOVECENTO BAND
Piano e voce, chitarra, basso, batteria, sax, synth e elettronica dal vivo
GIACOMO TONI
Giacomo Toni viaggia nel campo della migliore musica d’autore italiana. Il suo è un jazz ricercato, capace di riunire ritmi blues e incursioni swing. “Canta-Autore”, nel vero senso della parola. I suoi concerti offrono capolavori comici, ballate splendide e malinconiche, messe in scena di un artista a metà tra un attore di Hollywood e un vecchio contadino romagnolo. Giacomo Toni è il leader della Novecento Band, con cui ha registrato tre album: “Giacomo Toni & Novecento Band” (2006), “Metropoli” (2008) e “Hotel nord est” (2010). Nella primavera del 2013 è uscito il suo nuovo disco, “Musica per autoambulanze”. Ad ottobre 2013 si esibisce negli Stati Uniti, ed in particolare, il 5 ottobre suona all’Arts and Park Amphiteatre di Miami (Usa), dopo aver vinto l’Hit Week Music Contest 2013.
1 AGOSTO
h. 21:30 > Cortile del Chiostro del Carmine
SUNESCAPE
Batteria e vibrafono
Cristiano Calcagnile e Pasquale Mirra proiettano le loro energie nella compattezza del duo, la loro complementarietà è evidente nella peculiare attitudine al ritmo, al suono e alle forme di libera improvvisazione.
CRISTIANO CALCAGNILE
Lavora con i nomi più importanti della scena nazionale ed internazionale, in qualità di side-man e di produttore e co-produttore di progetti originali. Ha svolto tournee in Italia e nel mondo esibendosi nei più importanti festival di Jazz, Rock e d’avanguardia. Tra le sue più importanti collaborazioni ricordiamo: A. Braxton, T. Honsingen, Rova Saxophone Quartet, C. Zavalloni, S. Bollani, C. Donà, G. Petrella, B. Morris, D. Suzuki e molti altri.
PASQUALE MIRRA
È considerato uno dei vibrafonisti più interessanti della scena italiana ed internazionale. Suona con grandi improvvisatori della scena mondiale, tra i quali: M. Portal, F. Frith, N. Mitchell, T. Honsinger, E. Rijseger, R. Mazurek, B. Sissoko,
B. Morris, L. Kouyaté, J. Parker, M. Blake etc. Dal 2008 collabora stabilmente con il noto percussionista americano Hamid Drake partecipando a numerosi festival in America e in Europa. È membro del Collettivo Bassesfere.
h. 22:30 > Area monumento di Baracca
BLU JOB
Basso elettrico e voce, chitarra, violino elettrico, batteria.
Davide Garattoni, Giancarlo Bianchetti, Massimiliano Canneto e Filippo Mignatti, sono un ensemble formato da appassionati e rigorosi musicisti capaci di far esplodere il suono con intensità, forza, energia. Una musica senza confini stilistici e barriere ideologiche, ricca di suggestioni e contaminazioni.
DAVIDE GARATTONI
Bassista e compositore si è formato al conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e ha iniziato a suonare molto presto nella scena jazzistica bolognese. Ha collaborato con numerose formazioni e musicisti di ambiti musicali diversi (jazz, musica brasiliana, world-music, pop) con cui ha all’attivo numerose pubblicazioni discografiche: Z. Martins, Arcoiris, C. Atti, Jacaré, C. Maver, P. Laquidara, F. Marocco, J. Serry. Attualmente è leader e compositore del quartetto Blu Job.
h. 23:30 > Cortile del Chiostro del Carmine
[$PEZIA£ $PAZIA£]
Sintetizzatori, laptop e sax alto aumentato, C64, elettronica
Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, si muovono su terreni inesplorati. Questo progetto, vede i due musicisti rinunciare ai propri strumenti di elezione – i legni ed il pianoforte – per esplorare sonorità antiche e modernissime allo stesso tempo: il lavoro sulla percussione e sul feedback prodotti dal sax alto “aumentato” di Bittolo Bon, viene plasmato, filtrato ed elaborato dall’elettronica rigorosa quanto sorprendentemente organica, di Santimone.. Ospite speciale, o terzo incomodo, un inossidabile Commodore 64.
ALFONSO SANTIMONE
Nato a Ferrara, durante gli anni 90, è stato membro stabile del quintetto di Giulio Capiozzo ed ha suonato e collaborato in Italia e in Europa con, tra gli altri, H.Land, R.Wyatt, G.Cables, J. Owens, T.Scott, B.Forman, J.Clark, A.Tavolazzi e C.Fasoli. Ha composto e arrangiato musica per opere teatrali, video e multimediali. Da molti anni partecipa a vari progetti di musica sperimentale, elettronica e improvvisata e a diversi lavori discografici come compositore e performer.
PIERO BITTOLO BON
È considerato tra i migliori nuovi talenti della scena jazz italiana e della musica improvvisata. Membro del Collettivo El Gallo Rojo Records collabora a numerose formazioni e progetti. Si è esibito nei più importi jazz club e festival in Italia e all’estero. Ha suonato e registrato con artisti quali D. Gallo, Z. de Rossi,T. Ghiglioni, T.Tononi, D. Cavallanti, G. Maier, U.T. Gandhi, S. Bolognesi, M. Ottolini, A. Braxton, U. Caine, J.Tchicai, J.Tacuma, J.Lurie, A.Drury, Davis, J. Green, T. Honsinger, G. Gschloessl, C. Lillinger, T. Delius.
LUGOCONTEMPORANEA è organizzata da Ass. Culturale Lugocontemporanea, Fondazione Teatro Rossini, con il patrocinio del Comune di Lugo e della Regione Emilia Romagna.
Info: www.lugocontemporanea.it / info@lugocontemporanea.it
LUGOCONTEMPORANEA
Lugocontemporanea è una rassegna di Musica e altri linguaggi artistici legati alla contemporaneità che si tiene nel centro storico di Lugo.
Fin dagli albori, la peculiarità di Lugocontemporanea è quella di assumere la Musica come punto d’osservazione attraverso il quale gettare un ampio sguardo in tutte le direzioni e gli ambiti artistici del contemporaneo.
Dal 2005 a oggi la rassegna ha ospitato numerosi artisti emergenti accanto a nomi di rilevanza nazionale e internazionale, i quali hanno liberamente interpretato il tema di ogni edizione realizzando sempre produzioni inedite e inattese.
Fra i tanti nomi ricordiamo: il trombettista CUONG VU, il trombonista GIANLUCA PETRELLA, la compagnia teatrale SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO, il cantante HOWIE GELB, il sassofonista MAURIZIO GIAMMARCO, il video-scenografo GIANLUIGI TOCCAFONDO, il video-animatore SIMONE MASSI, il chitarrista e compositore FRED FRITH, il performer GIORGIO ROSSI, lo scrittore STEFANO BENNI, il compositore fondatore del Movimento Fluxus PHILIP CORNER, il ballerino GUILLEM ALONSO, il violoncellista e compositore TRISTAN HONSINGER, il compositore LUIGI CECCARELLI. Gli eventi tra Musica e Poesia sono organizzati in collaborazione con Caffè Letterario: nel corso degli anni hanno partecipato LIETTA MANGANELLI, CARLO LUCARELLI, ENRICO GHEZZI, MARIANGELA GUALTIERI e DAVID RIONDINO.
Alle mostre – sempre aperte al pubblico durante le giornate della rassegna e a ingresso gratuito – sono intervenuti alcuni esponenti delle più diverse discipline artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al mosaico, fino ai linguaggi dell’installazione contemporanea: STEFANIA GALEGATI SHINES, ANDREA NURCIS, ENRICO CORTE, CLAUDIO BALLESTRACCI, PIERO DOSI, GIAN RUGGERO MANZONI, MARA CERRI, ALTAN, TANINO LIBERATORE, PAOLO BACILIERI, LORENZO MATTOTTI, ELISA CALDANA, ANDREA SERIO, CARLO AMBROSINI, ANDREA SALVATORI, EMERGENCY, NICOLA SAMORI’.
Come ogni anno, la rassegna offre agli artisti coinvolti una tematica, uno stimolo creativo da interpretare in totale libertà; il tema di questa decima edizione sarà: COLTIVARE IDEE.
Cultura, sapere, conoscenza sono le basi su cui si costruisce una democrazia moderna, piena e consapevole delle proprie possibilità e responsabilità, della necessità di progettare il futuro di fronte alla complessità della società globale e delle sfide che le attuali conflittualità pongono.
E’ necessario, quindi, invertire la rotta rispetto alle definizioni e gli orientamenti che in questi ultimi anni hanno, da un lato negato la funzione della cultura come motore civile e umano di sviluppo e crescita di una società, dall’altro l’hanno strumentalmente utilizzata come mezzo di consenso acritico, evasione, patina ideologica, se non a volte negata, dileggiata, osteggiata.
Coltivare Cultura, coltivare idee, dare spazio all’immaginazione e pienezza al ruolo e al contributo che oggi le arti devono dispensare per indicare direzioni, possibilità, individuare necessità, ma anche far stare bene le persone, aggregarle. Certo, questi concetti sono i motivi conduttori di tutte le edizioni di Lugocontemporanea: corriamo il rischio di diventare ripetitivi ma continueremo a ribadire con forza le nostre convinzioni e la volontà, come uomini, cittadini e artisti di lanciare un sasso, lasciare un segno, essere un virus che moltiplica idee, anche le nostre.
CULTURA come coscienza
CULTURA come conoscenza
CULTURA come esercizio del pensiero e della creatività
CULTURA come sogno, progetto ed elaborazione del futuro
CULTURA come scoperta della complessità’ del reale e dello sviluppo della civiltà umana
CULTURA come crescita civile e umana
CULTURA come spazio della rappresentazione individuale e collettiva
CULTURA come formazione permanente, non solo secondo le solite traiettorie monodirezionali dall’alto verso il basso, ma come scambio, relazioni, percorsi circolari. All’idea di trasmissione verticistica, sostituire l’idea di “scambio pluricentrico”, con a monte però una selezione di merito. Va ripristinato il ruolo dell’auctoritas e della competenza, oggi troppo spesso annullate o mal tollerate per insipienza e una malintesa idea di democrazia.
CULTURA come esercizio del dissenso, rispetto ai modelli vigenti, imposti o veicolati con le forme dell’industria, dell’intrattenimento e dell’evasione di massa.
CULTURA come spazio dell’incontro tra cittadini, associazioni, istituzioni sul piano dell’otium umanistico, ovvero di uno spazio non connesso alla produttività e utilitarismo dell’uomo economico, ma legato al pensiero, all’interiorità, alla creatività, all’immaginazione.
CULTURA come ‘culto’ della storia: coltivare la storia e il passato per comprendere direzioni, istanze, conflitti e poter compiere scelte più consapevoli.
CULTURA come riconoscimento delle peculiarità di un territorio, di identità, di modelli antichi che hanno plasmato una realtà specifica, al fine di evitare il pericoloso appiattimento e livellamento della monocultura globalistica.
CULTURA come asse strategico su cui impostare le politiche di un territorio, anche in relazione al lavoro e all’economia culturale e turistica.