Il convegno sui diritti naturali dei bambini

“Infanzia e adolescenza, beni comuni

Nell’ambito della Sagra delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo si è svolto un incontro formativo sulla promozione e comprensione del senso della democrazia a scuola e del Manifesto dei “Diritti Naturali dei bambini” di Gianfranco Zavalloni, ricordandolo a due anni dalla scomparsa.
Il secondo giorno della Sagra delle Erbe Palustri, che celebra quest’anno il suo trentennale dal 12 al 15 settembre 2014, le sale dell’Ecomuseo ospitano, dalle 9 alle 12, il convegno “Infanzia e adolescenza, beni comuni: The Summerhill School e i diritti naturali dei bambini”.

Un seminario che si propone di offrire esempi e confronti di modelli formativi volti a creare una comunità più civile e consapevole, capace di porsi tra le sue priorità gli interessi e i bisogni di bambini e adolescenti e la salvaguardia del paesaggio naturale e antropico, beni comuni riguardo ai quali è necessario promuovere una più attiva e consapevole partecipazione.

L’incontro, aperto al pubblico e rivolto in particolare ad operatori scolastici e genitori, ha l’obbiettivo di aprire al meglio il nuovo anno scolastico, ponendo un’attenzione sempre maggiore ai più ampi orizzonti di libertà e responsabilità che gli adulti devono proporsi per orientare le scelte educative delle nuove generazioni.

Il relatore principale sarà Michael Newman, insegnante della celebre scuola democratica e libertaria inglese Summerhill, per il terzo anno consecutivo in Romagna per il suo tour di conferenze ed incontri utili a promuovere una diversa visione di infanzia e di scuola.

Gli interventi che permetteranno il confronto saranno garantiti dagli altri relatori presenti, tra i quali: Maria Rosa Bagnari, responsabile delle attività didattiche dell’Ecomuseo che porterà la sua l’esperienza trentennale con le scuole, attività didattiche e laboratoriali che hanno offerto al mondo della scuola contenuti di qualità da inserirsi nelle lacune educative e formative; Fabio Molari, maestro di scuola elementare a pluriclasse, poeta, Sindaco di Montiano; Simonetta Ferrari, dirigente scolastico del V Circolo Cesena. 


I tre sono stati stretti collaboratori e amici di Gianfranco Zavalloni e insieme hanno portato avanti esperienze comuni sui diritti dei bambini. 

A concludere gli interventi, Dina Grandi, coordinatrice pedagogica dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; coordina, Lamberto Mazzotti, direttore del Centro Stampa di Bologna.

Tutti relatori, esperti del settore, offriranno i loro punti vista ed esperienze in merito alla “democrazia dal basso” e al Manifesto dei Diritti Naturali, rispondendo alle curiosità del pubblico. 


Nel corso della mattinata si potranno confrontare modelli educativi alternativi, utili a promuovere l’autonomia ed il protagonismo di bambini e ragazzi nelle istituzioni e nei servizi educativi, nonché nell’ambiente urbano in generale, riconoscendo l’importanza dei Diritti Naturali, così come Gianfranco Zavalloni li aveva listati nel suo popolare manifesto e che a Summerhill e nelle attività dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri hanno trovato un ambiente di piena espressione.

A tutti gli educatori che parteciperanno all’incontro, su prenotazione, verrà rilasciato un attestato. 


Il convegno si concluderà con un buffet offerto dall’Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri, a base di prodotti tipici delle Terre del Lamone e vini del Consorzio Il Bagnacavallo.

L’iniziativa è stata promossa dall’Ecomuseo delle Erbe Palustri, dall’Associazione Lucertola Ludens, dal Comune di Bagnacavallo, dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dal Coordinamento terre del Lamone.

SUMMERHILL SCHOOL

Fondata nel 1921, un collegio residenziale dove ragazze/i di tutto il mondo – dai 6 ai 16 anni – vivono una collettività basata sulla piena condivisione del potere e delle regole, nonché sul disorientante principio di poter sempre scegliere tra andare a giocare od andare in classe. 


La scuola fu fondata da Alexander S. Neill, esperto di psicologia infantile che, insieme a Ivan Illich, Rudolf Steiner, Maria Montessori, Janusz Korczak, possono essere considerati tra le maggiori personalità europee che hanno rivoluzionato l’idea dell’infanzia, della pedagogia e della scuola nel 1900, dando un contributo essenziale alla stesura della Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989.

I DIRITTI NATURALI

Sin dalla metà degli anni ’90 Gianfranco Zavalloni ha fatto circolare questo Manifesto, che all’inizio era un elenco di dieci diritti negati nel nostro contesto socio-culturale. 


Successivamente, sia per dargli una accezione positiva che per riconoscere l’universalità di questi diritti, sono diventati i Diritti Naturali, attraverso i quali si garantisce all’infanzia di poter godere appieno della propria condizione, che non si ripeterà mai più.

<<E’ oramai acquisito: la nostra società si fonda sul riconoscimento comune dei diritti fondamentali. 


Pensiamo alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo o a quella di diritti dell’infanzia. 

Casa, lavoro, salute, famiglia, libertà di religione, scuola, gioco,… sono alcune delle parole chiave per leggere la qualità di vita nelle nostre società. 

Ma ci sono a mio pare dei diritti connaturali con la vita stessa: i cosiddetti Diritti naturali dei bambini e delle bambine. 

La nostra è una società che storicamente – a detta di alcuni sociologi ed antropologi – ha elaborato l’idea d’infanzia e di adolescenza come periodi che anticipano e preparano alla vera vita, la vita adulta. 

 Spesso usiamo espressioni quali “I bambini e le bambine sono il futuro della società”. 

Ma loro sono già nel loro essere tali, parte viva della società. Nella loro piccolezza c’è già pienamente la natura umana. 

Non possiamo pensare di far vivere loro tutte le esperienze d’apprendimento, di gioco, di socializzazione in funzione del “quando saranno grandi e quindi adulti”. 

La vita di una persona parte con la nascita ed è una “freccia” lanciata” nel tempo.>> 

(articolo apparso nella rivista GAIA inverno 2001, Rivista dell’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer” Gianfranco Zavalloni

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