Se non sarà un confronto libero il Pd avrebbe un grosso problema

Lo dice, Richetti, l’unico candidato in grado di battere Bonaccini
di Arrigo Antonellini




Tipicamente renziane le prime linee del programma del deputato Matteo Richetti che si presenta come l’unico candidato in grado di contrastare la vittoria del segretario del Partito, Stefano Bonaccini, nelle prossime Primarie del 28 settembre, da cui uscirà il nome del successore di Vasco Errani, recentemente oggetto di una condanna per un finanziamento, giudicato illecito, ad una cooperativa presieduta dal fratello.

In politica spesso occorre guardare alle previsioni sui risultati finali di un voto, alle conseguenze degli esiti probabili, prima ancora che ai propri personali desiderata, a dimensioni locali di “casa propria”: troppo modeste le dimensioni della Romagna rispetto all’Emilia, appena un terzo del numero gli elettori e per di più in un territorio dove le preferenze per il capo del partito non saranno certo poche


Dunque da un lato il partito con le sue liturgie (Bonaccini), dall’altro il credo del “cambiare verso”, nella sua versione originale (Richetti).


“Mai più “trombati” della politica nei Cda delle aziende” – dice il “renziano”.

“Se è vero che fin qui abbiamo utilizzato questi spazi, cioè posti nelle società partecipate – precisa – questa stagione deve finire. Non si può raccontare ad un Paese che soffre che per qualcuno la soluzione si trova sempre”.

Poi si “arrabbia” anche contro gli stipendi troppo alti.

“Non è possibile che il direttore di un Consorzio del ferrarese prenda 231 mila euro, più del Presidente della Repubblica. Faremo in modo che un dirigente di un Ente partecipato prenda di più dell’apicale dell’Ente che lo partecipa, ad esempio i Sindaci nel caso dei Comuni. (quindi meno di un quarto dei 231, N.d.R.).


“La regione sta perdendo velocità, noi vogliamo mantenere vivo il coraggio – dice ancora “il renziano” – e in questo siamo sicuramente vicini a Matteo”.

“Vogliamo una rivoluzione nelle politiche a sostegno delle imprese, in particolare per quanto riguarda innovazione e sviluppo; vogliamo completare il processo di separazione tra indirizzo e gestione dei servizi pubblici locali; vogliamo vincere la battaglia contro la burocrazia, la Regione quasi sempre è l’Istituzione che ripsonde “non si può fare”, non vogliamo si perdano altre opportunità”.

Ancora Richetti nella sua prima intervista sul programma si è detto contrario alle adozioni per le coppie omosessuali. 

Per quanto riguarda la candidatura del numero uno del Partito, di Bonaccini, Richetti tra l’altro dice di essere sicuro che al momento giusto si dimetterà dato che non essere sopra le parti e candidato al tempo stesso.

E ancora: “Spero che non ci sia un candidato del partito che deve vincere per forza mentre un altro ci prova. Ho ricevuto sostegno da tanti sindaci che però dopo la candidatura del segertario si sono tirati indietro. Ecco io mi batterò per un confronto libero, se così non fosse il Pd avrebbe un grosso problema.”    

Arrigo Antonellini

Ultime Notizie

Rubriche