Le mostre alla memoria alla Sagra delle Erbe Palustri

Riceviamo e pubblichiamo


Da domani venerdì 12 a lunedì 15 settembre si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo la trentesima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, iniziativa che ogni anno rievoca l’attività di intreccio delle erbe di valle, tipica di Villanova.




La sagra, organizzata dall’associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri e dal Comune di Bagnacavallo, rappresenta un’opportunità unica per vedere all’opera gli artigiani villanovesi del Cantiere Aperto, gli intrecciatori provenienti da varie zone d’Italia e dalla Spagna e gli antichi mestieri rurali e artigiani.

Sempre originali, le tante mostre, a ingresso gratuito, che completano il ricco programma della Sagra. 


Le Mostre della Memoria raccontano storie di un passato: luoghi, oggetti, persone pronti a illustrare un paesaggio cambiato, usanze quasi del tutto perdute e a dare voce ad aneddoti incredibili. La maggior parte delle mostre saranno ospitate nelle sale della vecchia sede museale in largo Tre Giunchi e curate dall’associazione Civiltà delle Erbe palustri. 

Qui si potrà rivivere l’emozione delle lezioni di economia domestica e di educazione fisica d’inizio Novecento ne “Il Museo della Scuola”; ammirare le fogge, anche originali ma sempre con una funzione specifica, di cappelli provenienti da varie parti del mondo della prima metà XX secolo ne “In testa al mondo” e, per la gioia dei più piccoli e degli amanti del volo, una colorata rassegna di aquiloni realizzati dal noto maestro Medio Calderoni, dal titolo “Il tappezziere del cielo”, a cura dell’associazione Lucertola Ludens e Legambiente Circolo Matelda.

Ancora storie del passato sono le protagoniste delle mostre, a cura del laboratorio di fotografia “Il Forno”, alla Sala Azzurra del Palazzone, in Piazza Lieto Pezzi, e al centro sociale Il Senato, in piazza Tre Martiri. “Romagna XX secolo, il filo della memoria”, nella Sala del Palazzone, è una mostra fotografica che illustra, nelle oltre cento fotografie, un secolo di storia romagnola attraverso le trasformazioni urbanistiche, i personaggi, i costumi, gli aspetti e le lotte del lavoro.

Al centro sociale Il Senato le immagini parleranno in una proiezione dal titolo “Saluti da Villanova”. Personaggi, avvenimenti, istituzioni e momenti di vita che hanno caratterizzato Villanova negli ultimi trent’anni del secolo scorso passeranno in rassegna unitamente ad alcune stampe originali degli anni ‘70 e ’80.

La nuova sede museale in via Ungaretti ospita, invece, una mostra sulla “Storia del ponte di Villanova”, approfondita attraverso documenti, testimonianze e il modello, a cura di Alessandro Andreini e Maria Rosa Bagnari. 


Nell’Etnoparco, il percorso delle mostre si conclude con un’esposizione didattica delle tecniche edilizie in materiale organico di età proto-storica, dal titolo “Architettura viva” a cura di Luca Bedini. Da non perdere la visita alla sezione all’aperto della sede museale: l’Etnoparco ospita, infatti, le varie tipologie edilizie in canna palustre tipiche del ravennate, tra le quali il nuovo casino di campagna in muratura con accanto l’ orto-giardino dei fiori e degli odori dimenticati con la famiglia dei polli romagnoli.

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