La Russia più intima negli scatti di Andy Rocchelli

Al Binario di Cotignola


Martedì 16 settembre alle 21 al teatro Binario di Cotignola ci sarà in anteprima nazionale la presentazione del libro fotografico “Russian Interiors”. 

Si tratta di una raccolta fotografica di scatti del compianto Andy Rocchelli, fotoreporter ucciso il 24 maggio 2014 da un colpo di mortaio vicino a Sloviansk, in Ucraina, aveva 30 anni, era originario di Piacenza e membro fondatore del collettivo fotografico Cesura. 

Coprendo un arco di tempo di circa tre anni, Andy ha passato molto tempo in Russia, lavorando come fotografo freelance. Durante questo periodo ha seguito diverse storie in diversi luoghi. Per mantenersi a Mosca ha iniziato a lavorare come fotografo per donne che necessitavano di un ritratto fotografico. 

Sfidando la concorrenza dei fotografi locali, abituati a sfruttare spazi e strumenti professionali, ha offerto ritratti in casa a basso prezzo. Il lavoro diventa presto una corposa raccolta di fotografie. L’archivio che ne ha ricavato è vario e multiforme e comprende foto fatte per queste donne e foto che ha tenuto per sé stesso. 

L’anima di questo lavoro è però più profonda di ciò che rappresenta lo scatto commerciale per cui era pagato. Questo metodo si riduce a una chiave di accesso a spazi e storie private, al fine di approfondire e mostrare un lato così intimo delle donna russa.

Nel corso della serata sarà inoltre presentato al pubblico il collettivo Cesura: vantando una solida esperienza di autoproduzioni indipendenti, Cesura, fondata nel 2008, è nata come risultato naturale di una forte passione per la fotografia di Andy e gli altri cinque fondatori: Arianna Arcara, Alex Majoli, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala e Luca Santese. Accomunati fin dall’inizio dal proposito di vivere di fotografia, essi hanno costituito un collettivo indipendente capace di lavorare a progetti fotografici senza compromessi commerciali.

Gli spazi e le attrezzature dello studio (chiamato CesuraLab) in cui il gruppo lavora permettono inoltre di essere autosufficienti dal punto di vista produttivo, così da poter seguire l’intero iter progettuale e di realizzazione dei lavori sia individuali che di gruppo.


CesuraLab è dunque un’entità autonoma, che cerca di rimanere fuori dal sistema. Non è un’organizzazione giornalistica né artistica, e i suoi componenti non si sentono collocati in una specifica categoria, proprio a causa della diversità di stile e contenuti dei progetti. 

Oltre che in rete e sul mercato editoriale, il gruppo presenta e diffonde i propri progetti tramite mostre, nell’ambito di festival, utilizzando differenti forme espressive come slideshow o tramite pubblicazioni autoprodotte (CesuraPublish, l’aspetto editoriale del collettivo).

Al Binario interverranno Gabriele Micalizzi e Luca Santese, che introdurranno Cesura e tutti i rispettivi progetti che ogni membro del gruppo sta sviluppando; in aggiunta a questo, presenteranno gli ultimi lavori di Andy Rocchelli in Ucraina e Russian Interiors, libro che CesuraPublish ha deciso di produrre per onorare la memoria di Andy attraverso la pubblicazione del suo lavoro più maturo.

La serata, a ingresso libero, sarà condotta da Massimiliano Fabbri. L’iniziativa è organizzata da Cesura e dal Club fotoamatori di Cotignola, che celebra quest’anno il suo quarantesimo anniversario, in collaborazione con Daniele Casadio e Argentica e con il patrocinio del Comune di Cotignola.

“Il Binario si prepara a un appuntamento di valenza nazionale per gli appassionati del mondo della fotografia – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Federico Settembrini -. Si tratta di un’iniziativa che aiuterà non solo a comprendere meglio la complessità del lavoro di un fotografo professionista che ha dato la vita per la propria passione, ma anche gli aspetti sociali, economici e politici dei luoghi e delle genti che Rocchelli ha visto attraverso il suo obiettivo. 


Il collettivo Cesura è tra i più impegnati nel nostro Paese e il fatto di avere a Cotignola una loro presentazione in anteprima è una grande opportunità che ci viene offerta grazie all’impegno del nostro Club di Fotoamatori, a cui va un doveroso ringraziamento della comunità. 

Aggiungo infine che questa serata contribuisce a caratterizzare il teatro Binario, vero e proprio polmone culturale del nostro paese, che accoglie sempre iniziative dalle innumerevoli sfaccettature, in una differenziazione dell’offerta che giova a tutta la cittadinanza”.

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