
Grande Renzi, il politico nuovo nato dalle Primarie.
Ha messo la parola fine sul casino fatto dal Pd emiliano-romagnolo, dal vecchio PD della nostra regione.
Non si è spostato di un centimetro dalla posizione già espressa qualche giorno fa alla festa nazionale dell’Unità di Bologna prima della notizia delle indagini sull’utilizzo dei fondi pubblici di due candidati alle Primarie, deludendo chi ci sperava, chi pensa ancora che nel Pd possa esistere la “linea”, quella del Capo che toglie libertà di pensiero e di decisione ai proprietari di un partito, i suoi elettori.
Renzi messo la parola fine su ogni residua speranza del centralismo democratico, “i candidati li scelgono gli elettori e non soggetti esterni” (1), rispettando le regole, si può e si deve aggiungere.
E le regole hanno portato alla candidatura del romagnolo, Roberto Balzani che dall’alto si sperava di cancellare perchè “rompe le scatole”….
E non tanto perchè possa diventare presidente della Regione (non il Governatore, termine che giustamente non gli piace), davvero difficile con una macchina oliata da decenni guidata dai dirigenti che sostengono il Capo del Partito, Bonaccini, ma anche solo perchè un suo eventuale successo, tanto per fare un esempio a caso, ad esempio a Lugo, vedrebbe gli elettori contraddire apertamente i loro dirigenti, “alzare la cresta”, “ribellarsi”, mettendoli quindi in evidente, ulteriore difficoltà, dopo il crollo dei voti alle comunali.
Evidentemente non sono servite le pressioni su Renzi su chi ha tentato di usare la scusa del “radicamento sul territorio”, in realtà un modo diverso di chiamare il “valore” della continuità…
Dunque gara a due Domenica 28 settembre con l’ottimo, coerente, augurio di Renzi: “Vinca il migliore”.
Arrigo Antonellini
1) Da via Matteotti a Lugo. “Ma perchè Renzi questa cosa la dici solo ora? Se ce lo dicevi prima l’avremmo fatto scegliere agli elettori, il loro Sindaco”.