
Occorre un brand per “sgomitare” nella sempre più accesa competizione dei nostri tempi, per farsi conoscere, per esserci, per non essere ancora più emarginati di quanto non lo si sia già, specie se non si ha il mare, o la montagna, o il lago, o i monumenti, o le chiese o le opere d’arte patrimonio dell’umanità.
La Biennale serve anche a questo, soprattutto a questo, a guardarci dentro, da un lato a prendere atto con oggettività dei nostri limiti e dall’altro, a maggior ragione, proprio in presenza di questi oggettivi limiti, ad accendere la testa, inventare e quindi proporre, cercare il necessario consenso, e poi fare.
In questi giorni viene avanti, finalmente (era ora…era ora…) quella che può essere l’dea vincente, il brand della Bassa Romagna è il Cavallino Rampante sull’ala che vola.
Rimasto all’angolo, in cantina, per decenni, per ragioni che è meglio non rinvangare, sino alla salita all’Assessorato alla Cultura da parte del compianto Valter Ricci Bitti, con lo sviluppo del Museo, l’unico che abbia un senso a Lugo, in questi giorni di Fiera appare invece finalmente l’atteso titolo di cui sopra.
Lo propone, tra gli altri, il direttore di Confcommercio, Luca Massaccesi, ovviamente fortemente “spalleggiato” dal direttore del Museo, Daniele Serafini.
Una proposta condivisa? Noi di Pavaglionelugo.net ne abbiamo la prova.
Facemmo le Primarie già due anni fa, per la scelta del migliore brand per Lugo, con ben dieci diverse “interessanti” proposte.
Chi vinse? Ovviamente, il Cavallino.
Non ci siamo limitati alla carta, alla videate, l’abbiamo “fatto”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione dell’Ascom e di diversi commercianti, il portachiavi con da un lato, ovviamente, lo stemma della nostra Municipalità e dall’altro il Cavallino.
Ne abbiamo già distribuiti trecento, tra lughesi e “forestieri” in visita a Lugo. Ne abbiamo appeno fatto la terza ristampa.
Lo trovate in vendita ovviamente in fiera, da Walberti e da sempre, a casa sua, al suo Museo.
Il direttore