Ripartono le vetrine vestite d’arte a Bagnacavallo

Secondo anno per il progetto della scuola Ramenghi per il riallestimento artistico dei negozi sfitti 


Da oggi, sabato 20 settembre torna “Vetrine vestite d’arte”, il progetto ideato dalla scuola comunale d’arte “Bartolomeo Ramenghi” realizzato in collaborazione con l’associazione BiART. Gli artisti della scuola d’arte presentano, per l’occasione, delle installazioni su temi mitologici tratti da alcuni brani delle metamorfosi di Ovidio. 


Le vetrine diventeranno delle “camere delle meraviglie” dove ritroveremo Filomene e Bauci, trasformati in alberi, la metamorfosi di Aracne in ragno, i cento occhi di Argo, Narciso e il narcisismo umano, Danae sedotta da Giove sotto forma di pioggia d’oro. Per visitare le vetrine coinvolte nel progetto e ammirarne le installazioni, basta cercare il logo di Bagnacavallo / Arte dell’ospitalità. 

L’elenco delle vetrine sarà disponibile all’ufficio informazioni turistiche (telefono 0545 60232 / 280898).

Continua e si amplifica così il progetto “Vetrine vestite d’Arte”, partito un anno fa, ispirato dall’idea che l’arte poteva e forse doveva andare in soccorso della città, e contribuire con le sue naturali fascinazioni a eliminare in parte quel senso di abbandono e di degrado che si percepisce di fronte ai negozi vuoti.

Il progetto, patrocinato dal Comune di Bagnacavallo, è stato ideato all’interno della scuola B. Ramenghi ed è tuttora portato avanti dai suoi artisti, con la collaborazione dell’associazione culturale BiART Gallery, animata anch’essa dal desiderio di diffondere cultura e bellezza. Così Bagnacavallo si sta trasformando in uno spazio espositivo diffuso di arte contemporanea: è ormai una consuetudine visitare la città con l’intento di vedere nelle vetrine gli allestimenti che periodicamente vengono rinnovati.

In questo anno molti proprietari hanno aderito al progetto; ad oggi sono undici le vetrine allestite dagli artisti della scuola comunale. Questa sinergia tra il mondo dell’arte e la realtà produttiva nasce dalla comune consapevolezza che occorre rafforzare l’identità dei centri storici e mantenere viva l’attenzione su questi spazi; una luce accesa richiama inoltre l’attenzione e fa pensare alle possibilità di reimpiego di tanti negozi e uffici.

Nel periodo della Festa di San Michele (25-29 settembre) alcune vetrine sono anche visitabili, siccome sono stati allestiti anche alcuni spazi interni. 



Quando verrà “esportato” questo progetto anche a Lugo, nel Pavaglione, nel Centro Storico??
Non lo fanno mica a Catania? Ma l’Unione dei Comuni c’è o non c’è, lo batte un colpo su un tema importante come la vetrina del centro storico del suo Capoluogo? 


Ana

Ultime Notizie

Rubriche