La rinascita 1953-1959

Il terzo e ultimo volume di “Gli occhi di Baracca”
di Giacomo Casadio


In questa immagine scattata durante il Carnevale del 1955 Paolo Guerra fissò sulla pellicola una straordinaria rappresentazione della gloria di Francesco Baracca.Nei quattordici anni che seguirono la fine del conflitto Guerra con i suoi scatti osservò la nostra comunità da tutte le angolazioni, illustrandone ogni aspetto e ricavandone un quadro di grande valore storico su chi eravamo e cosa saremmo diventati.

Questo terzo ed ultimo libro su quell’esperienza ha ridato luce e importanza all’opera di un fotografo di provincia che con la sua bravura e il suo intuito ha illustrato un mondo ormai perduto, denso di calore umano e di sensibilità civile.

Così i lughesi si sono potuti riconoscere, ritrovando genitori, parenti e amici, molti dei quali ormai scomparsi.

Restano i ricordi che scaldano il cuore e rallegrano lo spirito.

La splendida resa fotografica di una società che cambia, testimoniata daa stupefacente bravura Guerra, ha illuminato un percorso storico duro, difficile e aspro, ma anche gioioso, energico e pieno di volontà di riscatto.

C’è nostalgia per quel modo di vivere semplice e affabile, dove tutti concorrevano a generare partecipazione, a stringere legami, a creare luoghi d’incontro solidali, conoscendosi reciprocamente, stimandosi, ma anche facendo a volte scattare reazioni che provocavano scintille, come è nella natura dei romagnoli focosi.

C’è anche il piacere di ricordare volti di persone ormai scomparse, in molti casi sconosciute, impegnate spesso in gesti clamorosi, in episodi ed eventi significativi, ma anche in semplici momenti di vita quotidiana condivisa, dove tutti sapevano tutto di tutti.

In molti abbiamo fatto parte di quel mondo, piccolo ma non anonimo e insignificante.

Con uno sguardo e in poche battute ritorna tutto alla mente.

Non la dimenticheremo la nostra bella Lugo di quei tempi. Faremo come hanno fatto i nostri genitori e nonni: cercheremo di raccontare le storie di quel passato irripetibileaffinché il comune patrimonio non si disperda negli sconvolgimenti di un mondo che sembra aver enticato i fondamentali principi di civile convivenza e generosa solidarietà.

E’ doveroso fare un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questa entusiasmante impresa, qui giunta al termine dopo tre anni di esaltante lavoro. Oltre 1150 fotografie di Paolo Guerra nei tre volumi lo stanno a dimostrare. 


Giacomo Casadio

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