Bagnari: economia, imprese lavoro

Riceviamo e pubblichiamo


“Stiamo vivendo una fase di profonda trasformazione dell’economia – afferma Mirco Bagnari candidato consigliere per il PD alle elezioni regionali del 23 novembre – la nostra terra è stata in grado di superare la conflittualità tra mondo dell’impresa e del lavoro ed è stata un esempio importante da questo punto di vista a livello nazionale.

Mi auguro che, proprio in questo momento, questa nostra cultura possa essere di esempio per mantenere un’unità del mondo del lavoro e dell’impresa che rischia di vivere fratture profonde che non porterebbero vantaggi a nessuno: dobbiamo recuperare una capacità di dialogo che rappresenta l’unico modo per sostenere uno sviluppo che assicuri coesione e crescita economica e sociale. 


La Regione deve sostenere, concretamente, i processi di innovazione e di internazionalizzazione delle imprese e, in questo quadro, i temi del porto di Ravenna, dei collegamenti infrastrutturali, dell’investimento in innovazione, della costruzione delle reti di impresa (di cui si parla da anni ma che non può essere più rinviato e deve essere concretizzato se si vuole davvero dare forza alle nostre imprese) sono fondamentali. 

E’ assolutamente necessaria una nuova stagione di attenzione per il mondo dell’agricoltura favorendo l’occupazione giovanile in questo settore, il passaggio generazionale delle aziende, promuovendo consumo consapevole “a km 0” e forme di turismo esperienziale che possono avere, nelle aziende agricole del territorio, il proprio cuore. 

Il settore delle costruzioni necessita di un’attenzione particolare: si tratta di un comparto che rappresenta quasi il 40% del sistema della piccola e media impresa della nostra provincia e che continua a vivere un’emorragia continua di imprese e di occupati. 

A questo proposito penso vada sostenuta la proposta di CNA e Confartigianato inviata ai Sindaci in questi giorni con cui si cerca di rilanciare il settore delle costruzioni promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il mondo delle piccole e medie imprese edili e gli Enti Locali, proponendo una serie di misure nella gestione dei lavori pubblici che possono dare ossigeno alle imprese locali, portando ad un miglioramento della qualità, assicurando la sostenibilità del lavoro edile, la trasparenza, la legalità e la sicurezza nei cantieri edili nel rispetto della normativa sugli appalti pubblici. 

La “green economy” proprio nell’edilizia può avere il proprio “piatto forte” e la Regione può, e deve, intervenire coinvolgendo concretamente il mondo del credito per sostenere processi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici (partendo da quelli pubblici) e progetti forti di messa in sicurezza del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico che, qualificando il nostro territorio, possono rappresentare una nuova frontiera imprenditoriale ed occupazionale per questo settore e per l’economia locale in generale.

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