ACLI: vince ancora l’astensionismo, riscrivere l’agenda della politica

Sul voto regionale in Emilia Romagna e in Calabria

“L’avanzata dell’astensionismo anche rispetto al dato già negativo delle scorse Europee mette in secondo piano anche l’esito dei risultati sui voti espressi che vede comunque il Partito Democratico come vincitore”, cosi le Acli sulle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria.
“La tendenza a disertare le urne – lancia un messaggio molto forte alla politica che non può essere sottovalutato. Il Paese si sta spegnendo, la gente non ce la fa più. 


L’alta disoccupazione, unita ai bassi salari e ad un livello di tassazione fra i più alti al mondo, stanno producendo un popolo di senza lavoro, di sottoccupati, di ceti medi che si impoveriscono, di famiglie senza più la casa in proprietà e di poveri che aumentano vistosamente. 

La politica è chiamata a riscrivere la propria agenda, incentrandola sul lavoro, lo stato sociale, la riduzione delle disuguaglianze, anziché continuare a farsela dettare dai grandi interessi economici e finanziari.

A questo obiettivo le Acli vogliono contribuire, insieme agli altri corpi intermedi, il cui ruolo è essenziale nel costruire una rappresentanza popolare da cui possano maturare nuove vie di partecipazione. Non ci piace – – la società dove due terzi della popolazione sono poveri o in via di impoverimento ed in cui, forse non a caso, come ieri in Emilia Romagna, le percentuali dei votanti si avvicinano pericolosamente al rimanente terzo di ricchi e benestanti”.

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