
Partiamo da qui, da due vostri commenti che portiamo in prima pagina, per parlarne ancora:
“Un’Associazione ha presentato una denuncia all’Autorità Giudiziaria perchè non si proceda alla nomina degli Amministratori Regionali, in quanto non rappresentanti degli emiliani romagnoli come prevede la Costituzione, non essendo stai scelti da tre quarti di loro.
Impossibile, sostiene l’Associazione pagarli con i sodi di tutti.
Far ripetere le elezioni quando non vota almeno il 51 per cento degli elettori è cosa buona e giusta.”
Impossibile, sostiene l’Associazione pagarli con i sodi di tutti.
Far ripetere le elezioni quando non vota almeno il 51 per cento degli elettori è cosa buona e giusta.”
“.. del resto come un referendum abrogrativo, che se almeno non va a votare il 50% + 1 degli aventi diritto, questo qualunque sia il risultato non ha effetto. Democrazia vuole anche dire peso della rappresentanza.”
Si annulla un referendum senza il 51 per cento dei votanti e ci si tengono invece amministratori con pieni poteri sulla qualità della nostra vita e li paghiamo anche!!?
Riduciamo almeno il loro numero, quello degli assessori e dei consiglieri se non vota almeno il 51 per cento, se proprio non vogliamo far tornare al voto.
Non c’è nessun altro rimedio, e un rimedio è assolutamente necessario per un sistema democratico fondato sul consenso popolare, perchè si diano una mossa, adottino comportamenti che producano stima, “ammirazione, nei loro confronti che si sacrificano per il bene del prossimo e trovino gli strumenti, oggi più che mai non difficili, per dialogare, ascoltare i potenziali elettori, dare loro la voglia di partecipare.
Certo iniziando da dove è più facile, dai Comuni, dalle elezioni comunali, dove il dato di più di un terzo di non votanti è forse il più drammatico di tutti.
Arrigo Antonellini