La sentenza dell’asilo Mazzanti di Conselice

Il Comune attende la lettura delle motivazioni

In merito alla sentenza emessa dal giudice del Tribunale di Ravenna, Dott. Corrado Schiaretti, nella quale si assolve la signora Alba Alberti dall’iniziale accusa di favoreggiamento, ritenendola responsabile del reato di «maltrattamenti», condannandola alla pena di un anno di reclusione (con sospensione condizionale), l’Amministrazione Comunale resta in attesa della lettura delle motivazioni. «Quella dell’asilo “E. Mazzanti” è una vicenda estremamente dolorosa per le famiglie coinvolte e per un servizio dell’infanzia, della cui qualità l’intera comunità si è sempre fatta vanto – commenta il sindaco Paola Pula – in questi ultimi anni l’asilo è tornato ad esprimere tutta la sua funzionalità, con il contributo essenziale delle famiglie che consideriamo parte integrale di questo progetto. Ma vogliamo guardare avanti senza per questo dimenticare o rimuovere quanto accaduto».

Nel processo il Comune di Conselice si era costituito parte civile solo in quanto ente potenzialmente danneggiato dalle negative ricadute d’immagine conseguenti alla condotta di favoreggiamento inizialmente contestata alla signora Alberti.

In linea con quanto sostenuto dallo stesso Pubblico Ministero e con la motivazione che, sul punto del reato di favoreggiamento, è stata condivisa dal Giudice, il Comune – rappresentato dal Prof. Alessandro Melchionda – ha quindi ritenuto di poter affermare che – pur risultando provata la condotta reticente dell’imputata – il fatto che tale condotta ricadesse in una situazione per la quale la legge (art. 384 del C.P.) esclude la punibilità dell’autore del reato di favoreggiamento, portasse per coerenza anche ad escludere una specifica richiesta di risarcimento danni.

Ultime Notizie

Rubriche