Perché non vendere azioni HERA?

Riceviamo e pubblichiamo

Il Consiglio Comunale di Lugo, nel pieno di una crisi economica/finanziaria ove le difficoltà del comune di fare quadrare i conti e quelle di famiglie ed imprese sono molto evidenti, ha discusso ed approvato, con il solo voto del gruppo P.D., il rinnovo del cosidetto “Patto di Sindacato” tra i Sindaci ed il socio Hera s.p.a.. Si tratta di un rinnovo di mesi 6, in attesa di conoscere eventuali novità con la legge di stabilità. I gruppi consiliari per la “Buona Politica” e Lugo Popolare sono intervenuti nel dibattito e non avendo ricevuto alcuna risposta esauriente, hanno votato contro chiedendo di ridiscutere entro il semestre il patto con Hera.

Il Comune di Lugo detiene n. 1.356.907 di azioni pari allo 0,09 % del capitale della società, la maggioranza delle quali (non soggette alla disciplina delle azioni bloccate) potrebbe essere posta in vendita. I due gruppi consiliari hanno espresso parere contrario all’adesione al patto ,ritenendo che il Comune debba esercitare la possibilità di alienare le azioni senza vincoli essendo non strategico il possesso per l’Ente Locale. Il valore delle azioni, ai prezzi di borsa di oggi, si aggira su oltre 2.000.000 di euro. Tale importo potrebbe essere più proficuamente indirizzato per politiche attive di crescita e lavoro, e di contenimento delle imposte e tariffe locali. Pensare che la partecipazione con risibili quote azionarie , rispetto ad altri Enti Locali, possa portare un vantaggio ai cittadini contribuenti lughesi, è una pura illusione. La governance e le strategie sono stabilite dal management operativo e rispondono alle logiche di mercato ed in particolare delle società quotate in borsa. La dimostrazione di ciò lo si riscontra nella determinazione della Tari per l’anno in corso, ove la società Hera a fronte di una riduzione della quantità di rifiuti raccolti-trattati, ha applicato un aumento del corrispettivo richiesto di circa 250.000 euro rispetto al 2013 con conseguente aggravio per famiglie, imprese, attività produttive. Si può anche evidenziare che per la politica le società partecipate spesso rappresentano incarichi da affidare ad esponenti di partito prescindendo da competenze ed esperienze maturate. Per tutte le ragioni suesposte i due gruppi consiliari continuano a sostenere che è necessario dividere in maniera netta i ruoli, superando la commistione generata da Comuni soci e nello stesso tempo clienti-utenti di servizi pubblici locali. Hanno proposto dunque di finalizzare il valore delle quote azionarie ( qualora vendute ) ad investimenti sul territorio a sostegno dei servizi e dello sviluppo di Lugo e frazioni.

IL GRUPPO CONSILIARE “PER LA BUONA POLITICA “
Roberto DREI, Umberto GIORNELI,Bruno PELLONI, Silvano VERLICCHI
IL GRUPPO CONSILIARE LUGO POPOLARE
Giovanni MINGUZZI

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