La democrazia italiana è moribonda

Questi due interessanti commenti alla notizia che il presidente del partito, il PD, che ha le Primarie nel proprio dna, le mette in discussione, “sembra” voler dire “Non facciamole più,” può aprire un ragionamento profondo, cui ovviamente non ho la capacità di arrivare alle conclusioni.

“NON VOTARE PIU’ PD”, tema interessante da affrontare. Prima nelle coscienze degli elettori e poi nei fatti; che la “questione morale” dopo De Bono a Bologna, Errani in regione, Marino a Roma sia….un termine non più adatto alla sinistra?

Direttore seguendo il ragionamento di quel genio del tuo caro presidente di partito non dovremmo neanche andare a votare per le politiche o le amministrative che ci pensa lui a scegliere chi ci deve comandare.
In effetti il Matteo non è mica passato dalle elezioni nazionali per avere l’incarico di presidente del consiglio.
Ora tutto è chiaro (seguendo il ragionamento del presidente del tuo partito) si vuole andare verso una monarchia.


Solo alcuni spunti, quindi:

– la democrazia popolare non è l’unico sistema di governo di una comunità, di uno Stato, ce ne sono stati altri, tra cui appunto la monarchia (da noi bocciata con minimo scarto “qualche” anno fa!!?). Tanti altri in dottrina, ma soprattutto vigenti nel Mondo.

– la nostra cultura europea ci porta comunque a pensare, giusto o meno che sia, che essa sia il migliore dei sistemi possibili, se non altro perchè in gran parte del resto dei Paesi dei nostri cugini europei, fino a prova contraria, funziona “abbastanza” bene.

– la democrazia italiana è ammalata, addirittura moribonda. Il sistema si fonda, ha il suo livello di consenso, la sua ragione di esistere, nella partecipazione al voto. Se cala, se il trend verso il calo continua, per eccesso, si arriva all’assurdo che vota uno solo e decide lui……

– che fare? personalmente continuo ad essere convinto che l’unica medicina efficace, siano le Primarie a partire in primo luogo dal livello più basso, quelle per la scelta del proprio Sindaco e tutti gli strumenti di partecipazione dei cittadini nella gestione del proprio Comune. E insieme alle Primarie anche il ricambio di chi ci governa, a tutti i livelli.


– sono le scelte dirette dei dirigenti, dei soliti noti, a creare i clan, i gruppi ristretti di potere, i pericolosi collegamenti: Quanto meno togliamoci la soddisfazione, fessi e bastonati come ci fanno i politici corrotti, di farla lavorare, la “mafia”, farla impegnare per ricostruire da capo nuovi rapporti, con la speranza che qualche volta non riescano!   
Arrigo Antonellini
“Dite la vostra che ho detto la mia”, scrivevo quando più di mezzo secolo fa dirigevo il giornale di classe con la sigla ana……

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