Si parta dalla famiglia
di Gianfranco Spadoni
La famiglia, come elemento fondante della società, deve ritornare al centro del sistema dei servizi e assumere una funzione preminente nella programmazione politica e istituzionale.
Soprattutto in questi ultimi anni segnati da una grave crisi economica, questa istituzione primaria è stata la principale vittima di numerose situazioni di disagio economico e sociale subendo vessazioni e iniquità di ogni tipo.
Soprattutto in questi ultimi anni segnati da una grave crisi economica, questa istituzione primaria è stata la principale vittima di numerose situazioni di disagio economico e sociale subendo vessazioni e iniquità di ogni tipo.
Al riguardo, lista Io Faentino ritiene occorra favorire la formazione dei nuclei e sostenere lo sviluppo della famiglia mediante la rimozione di tutti gli ostacoli che creano difficoltà. E il Comune, in questo senso, dovrebbe ricercare meccanismi d’ intervento partendo dal calcolo Isee adeguatamente parametrato in modo da favorire i nuclei bisognosi destinando maggiori risorse recuperate da un più oculato controllo della spesa.
Ancor prima la lista Io Faentino intendendo sostenere l’alto valore della vita e garantendo il diritto a una procreazione consapevole e responsabile, s’ impegna a eliminare gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della volontà di procreare anche al fine di prevenire l’aborto, realizzando interventi volti, appunto a limitare e attutire le difficoltà economiche e sociali proponendo contributi variabili da zero a 250 mila euro al mese per 36 mesi per ogni figlio di madre residente.
Lo stesso intervento proposto dalla nostra Lista, finalizzato a istituire un contributo di gestazione di 250 euro per sei mesi destinato alle donne intenzionate ad interrompere la gravidanza e che comunque non vorrebbero tenere il figlio, rappresenta un serio intervento per la tutela della maternità e il sostegno del diritto alla vita fino dal concepimento.
In questo panorama, dunque, occorre potenziare la rete dei servizi socio sanitari e assistenziali, a cominciare dai Consultori pubblici e privati per un’organica e integrata politica di sostegno al nucleo famigliare. Pur nel rispetto dei singoli ruoli, va potenziata la collaborazione fra il comune e gli stessi consultori per pianificare gli obiettivi e monitorare le situazioni più a rischio.
Il Comune, infatti, non può delegare tout court all’azienda Usl e all’Asp, ma deve svolgere la sua funzione primaria di stretta sinergia quale anello istituzionale più vicino ai cittadini.
Gianfranco Spadoni
Candidato al Consiglio comunale