Lista civica “io faentino”
Le osservazioni critiche al bilancio Manfredo da parte dei sindacati, non sono per nulla peregrine e meritano a nostro parere un’ ulteriore sottolineatura.Se è vero com’è vero che il forte debito proveniente dalle gestioni civiche precedenti è stato ridimensionato dal sindaco uscente Malpezzi, in ugual modo corrisponde a verità che i dati di bilancio fanno registrare un eccessivo indebitamento tale da non potere ipotizzare nel prossimo quinquennio alcun investimento degno di nota.
Sull’argomento, tra l’altro, pesa ancora in modo indicativo l’investimento compiuto per acquisire il complesso dei Salesiani in mancanza, peraltro, di un progetto preciso di utilizzo di questa struttura.
Oltre al citato elemento riguardante l’ indebitamento in parte migliorato rispetto al passato, ma in ogni caso ancora gravoso e dal quale non si colgono azioni di rientro dal debito, si evidenzia una forte pressione tariffaria e finanziaria. Se per Ravenna, infatti, la pressione finanziaria incide sul contribuente per 1.299, Cervia per 1.499, al quarto posto appare Faenza con 1.304 appena preceduta da Lugo con 1.305. Ma non vanno certamente meglio i dati riferiti alla spesa corrente pari a 59.963,165 rispetto ai 46.264,530 di Cervia e ai 30.162,294 di Lugo.
Proseguendo, poi, in quest’analisi seppur sommaria, balza all’occhio la spesa per funzioni generali, non certo trascurabili, per 17.470,939 rispetto ai 35.415,059 del Comune di Ravenna, ai 16.702,606 del municipio di Cervia e ai 7.975,061 di quello di Lugo. Tra tutti questi numeri, uno degli aspetti più curiosi è rappresentato dalla spesa per il settore cultura pari a 3.232.987 rispetto all’impegnato di Ravenna pari a7.016,552 o a Lugo per 1.106,379; ma non meno curioso è il dato turistico.
Per quest’ultimo, Faenza spende ben 790.157, vale a dire la metà della spesa sostenuta da Ravenna (sic!) cioè 1.555.150, o di Cervia, la città turistica per definizione con una spesa di 1.459,250, per non parlare di Lugo con 77.792.
Insomma solo una serie d’indicatori per porre l’accento su una situazione tutto sommato migliorata rispetto al passato (..c’è da chiedersi, tuttavia, come fosse la situazione prima!?), ma che richiederebbe una svolta con il nuovo bilancio previsionale. Invece proprio in questo emergono meri auspici molto incerti derivati dall’evasione fiscale, dall’aumento delle multe e, inoltre, 350.000 euro di dividendi dalle partecipate soggette, peraltro, all’andamento del mercato.
Il candidato sindaco Alessio Grilli della lista Io Faentino contrariamente alla giunta uscente, non sta promettendo cose astratte ma impegni concreti rigorosamente dotati di copertura di spesa e risparmi effettivi. Non si può vendere fumo perché i numeri non appartengono strettamente alla branca filosofica; d’altra parte, come si dice, prima o poi, tutti i nodi tornano al pettine.
Gianfranco Spadoni candidato al consiglio comunale