
Continua inesorabile e inarrestabile lo smantellamento dell’Ospedale di Lugo
Lo denunciammo già molto tempo fa: la nascita dell’AUSL della Romagna e la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale avrebbero condannato l’Ospedale di Lugo a un irreversibile declino e smantellamento, non una chiusura, ma un gravissimo e pesantissimo depotenziamento, il tutto all’oscuro della cittadinanza.
Ai tempi ci accusarono di aver inventato un caso per fare campagna elettorale.
Oggi i nostri allarmi sono diventati realtà, dalla Senologia all’accorpamento di reparti, dall’Oculistica alla Cardiologia, l’Ospedale di Lugo continua a perdere pezzi. L’ultima “novità”, si fa per dire, della lista è Pediatria.
La Direzione Generale dell’AUSL è subito corsa ai ripari, esternando affermazioni che hanno quasi del ridicolo: “il reparto di Pediatria di Lugo era dotato di un unico posto di degenza H24 […].
Non a caso anche la CGIL, che finalmente, forse, si è accorta del disegno che sta dietro la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, accusa duramente l’AUSL della Romagna di aver fatto “una scelta unilaterale, non condivisa né prevista in alcun progetto di ristrutturazione”.
Surreali sono anche le pronte giustificazioni di Ranalli, che in campagna elettorale provava a difendere l’Ospedale di Lugo: “i Sindaci stanno valutando, di concerto con l’Azienda, un piano di ristrutturazione ospedaliera che riguarda riflessioni ben più ampie e inerenti tutte le discipline mediche”.
Esattamente Ranalli, da quando è diventato Sindaco, come si è mosso per tutelare l’Ospedale cittadino e i servizi che un tempo erogava?
Verdi Lugo