
Il medico risponde
Dopo un pò di tempo riprende la rubrica e riprende con un argomento complesso, quello della Sclerosi Multipla.
Mi si può obiettare che è un argomento prettamente neurologico e io ne concordo perfettamente.
Mi si può obiettare che è un argomento prettamente neurologico e io ne concordo perfettamente.
Da me dovete aspettarvi un’informazione di carattere generale, che deriva dal mestiere che ho sempre fatto, quello di Anestesista,Terapista del dolore e Agopuntore , che richiede la conoscenza delle più svariate patologie per poter essere fatto nella maniera migliore possibile.
La SCLEROSI MULTIPLA è una malattia cronica autoimmune, che colpisce le cellule nervose, ostacolando il passaggio dei segnali fra cervello e midollo spinale.
Questo si verifica perchè viene danneggiata, dalle difese immunitarie del malato, la guaina mielinica.
Tale guaina è una sostanza isolante che ricopre gli assoni, che sono le fibre lungo le quali corrono i segnali elettrici.
In tal modo il segnale non viene più trasmesso efficacemente.
Ripetendosi, tali fenomeni finiscono con il formare delle cicatrici nella sostanza bianca del cervello e del midollo (da cui anche il nome di SCLEROSI A PLACCHe), con progressiva accentuazione della difficoltà di trasmissione.
Il primo inquadramento della SM come malattia a sè stante, si deve al neurologo francese Charcot, che nella seconda metà del1800, descrisse la tipica triade, e cioè: nistagmo, tremore intenzionale e parola scandita.
In Italia circa 70.000 persone sono affette da SM.
L’esordio della malattia avviene principalmente sui 30 anni, anche se può manifestarsi anche nei bambini.
In età giovanile è più frequente nel sesso femminile, anche se poi con l’ avanzare dell’età il rapporto si equipara.
La carenza di luce solare sembra possa esporre maggiormente alla insorgenza della malattia.
Quindi una carenza nella assunzione e/o nella produzione di Vitamina D sembra possano essere fattori favorenti.
La SM non è considerata una malattia ereditaria, anche se si è visto che nei parenti (sopratutto genitori, figli e fratelli) di persone affette, il rischio di ammalarsi è più elevato (tasso complessivo di ricorrenza familiare sul 20 per cento).
Sono state associate alla SM modificazioni geniche, in particolare alterazioni dell’antigene leucocitario umano.
Da ultimo non sono mai state riscontrate correlazioni con infezioni virali e microbiche.
Dott. Virgilio Ricci
(Continua alla prossima settimana)