
Nei mesi scorsi il “flash mob” dell’associazione con badili e carriola, ora finalmente la notizia dello stanziamento dei fondi. Ma oltre agli annunci, è urgente il completamento dell’opera idraulica necessaria alla messa in sicurezza della Bassa Romagna dal rischio alluvioni.

“Basta dare un’occhiata ai piani realizzati dalle Autorità di Bacino per rendersi conto che il rischio idraulico è tutt’altro che trascurabile – ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna – ad esempio tutti i centri abitati che sorgono lungo il Senio sono classificati a rischio idraulico elevato o molto elevato e già parecchie volte negli ultimi anni il fiume ha superato i livelli di guardia. Non vorremmo dover aspettare di allagarci e di avere danni per milioni di euro prima di realizzare le opere idrauliche già previste da anni proprio per evitare un’alluvione”.
Per mettere in sicurezza tutti i centri di pianura è stata infatti pianificata da anni la realizzazione di una serie di casse di espansione, cioè di bacini allagabili tra Riolo Terme e Castel Bolognese e nei pressi di Cotignola che consentirebbero in caso di piogge intense e prolungate, sempre più frequenti negli ultimi anni, di evitare rischi per gli argini e i centri abitati. Secondo i documenti regionali sarebbero “in grado di mettere sostanzialmente in sicurezza l’intera asta fluviale del Senio a valle della via Emilia”. Ma perché allora queste opere tardano ad essere completate?
Almeno una di queste casse di espansione è infatti stata terminata da tempo, ma è ancora inutilizzata, perché non collegata al fiume. Un lembo di terra di una decina di metri appena la separa ancora dall’alveo fluviale. Nei mesi scorsi Legambiente organizzò perciò un’azione dimostrativa, un “flash mob” con badili e carriole di fronte all’arginello per dimostrare quanto poco lavoro sarebbe necessario per mettere in funzione almeno la prima di queste casse: un intervento non definitivo, ma capace di mitigare il rischio idraulico in attesa della realizzazione completa dell’opera.
“È una buona notizia che i soldi per il completamento siano stati finalmente stanziati – ha aggiunto Rambelli – ma non bastano gli annunci, è ora necessario procedere celermente al completamento delle opere, o almeno all’entrata in funzione della prima cassa di espansione, possibilmente prima che la natura decida di riprendersi da sola i propri spazi, alla prossima pioggia un po’ più intensa del normale”.
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