Il pediatra di notte manca da cinque anni

All’Ospedale di Lugo il Day Hospital 

L’Azienda USL della Romagna intende evidenziare, e ben chiarire, che la decisione di sospendere la degenza notturna di Pediatria nei due ospedali è da considerarsi un atto dovuto, non solo perché così previsto da una specifica delibera della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, ma soprattutto in ordine alla sicurezza dei piccoli pazienti, principio questo fondamentale che è, e sarà, alla base delle azioni di questa Direzione Aziendale.
Così come va chiarito che comunque nulla cambia, rispetto all’assetto precedente, per quanto attiene alla presa in carico dei pazienti.

La delibera di giunta regionale numero 1853 del 19 dicembre 2011 in tema di accreditamento, a titolo “Requisiti specifici per le strutture di Pediatria” chiarisce infatti (pagina 25) che in presenza di posti letto “deve essere garantita la presenza di un pediatra h24”, esigenza questa che non era soddisfatta.

La doverosa scelta di procedere con la sospensione della degenza notturna non va tuttavia a modificare sostanzialmente la presa in carico dei pazienti.


Presso l’Ospedale di Faenza, come per l’ospedale di Lugo, è infatti attiva una guardia pediatrica diurna su 12 ore (fino alle 20) con medico presente in ospedale, e la reperibilità del pediatra (a chiamata) sulle restanti 12 ore (notturne), durante le quali il paziente viene preso in carico presso il Pronto Soccorso Generale, salvo poi essere eventualmente avviato presso altro reparto di destinazione. 

Non solo questa impostazione resta, ma si sta verificando la possibilità di ampliare oltre le ore 20 la presenza fisica del pediatra in ospedale ed abbiamo inoltre interpellato la Regione per verificare altre eventuali e possibili soluzioni.

Inoltre, va ulteriormente precisato che nel presidio di Faenza sono già esistenti attività di chirurgia pediatrica e di chirurgia ortopedica per il bambino, con vocazione di day surgery e qualora la degenza dei piccoli pazienti dovesse protrarsi in orario notturno, questi saranno ricoverati nel reparto di Ortopedia o di Chirurgia Pediatrica, con l’ausilio del pediatra reperibile.

Alla luce di queste precisazioni, appare dunque evidente che la decisione non rappresenta certo un intento nascosto di depotenziamento degli ospedali.

Sempre per l’ospedale di Faenza, si sta lavorando ad un progetto mirato a implementare ulteriormente l’attività chirurgica, con particolare riferimento alla branca dell’Otorinolaringoiatria, in sinergia con le strutture forlivesi.

Sul fronte infrastrutturale, sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo Dipartimento di Emergenza Accettazione (Dea) che ospiterà il Pronto Soccorso, la Medicina d’Urgenza e gli annessi servizi legati all’emergenza.

Si tratta di un progetto di alto profilo che rappresenta anche il viatico per una sempre maggiore efficienza organizzativa della presa in carico e cura del paziente.

Il termine dei lavori, per un valore complessivo di 4.840.000 euro , è prevista a fine 2016.

L’ospedale di Lugo invece sarà oggetto, nel prossimo futuro, di interventi strutturali e organizzativi, mirati a garantire un’offerta sempre più qualificata ai pazienti, tenendo conto della prossimità delle cure, del bacino d’utenza, dell’appropriatezza, delle caratteristiche della struttura, e delle interrelazioni consolidate con l’Ospedale di Ravenna. 


Sempre per quanto riguarda Lugo, entro l’anno in corso saranno completati i trasferimenti dei reparti e servizi del Dipartimento Materno Infantile (attività pediatrica di day hospital, pronto soccorso e osservazione breve con 6 postazioni totali, ambulatori pediatrici, supporto al punto nascita e assistenza neonatologica di primo livello, punto nascita con 3 sale parto e sala operatoria per taglio cesareo, degenza di ostetricia e nido, fecondazione medicalmente assistita, ambulatori ginecologici) nei padiglioni A e C, a seguito della demolizione e completa ricostruzione del padiglione D, dove sono attualmente collocati. 

Tale operazione farà sì, in prospettiva, che tali servizi abbiamo una migliore e più adeguata collocazione strutturale.

Nel progetto di realizzazione del nuovo padiglione D sono previste strutture a servizio delle attività diurne: dialisi (dalle attuali 14 postazioni a 18 postazioni), poliambulatori e ambulatori chirurgici, blocco operatorio di day surgery con 2 sale operatorie.

L’opera avrà un costo di circa 4.300.000 euro, con un tempo di attivazione della nuova struttura di circa 24 mesi dall’avvio dei lavori con conclusione prevista entro la fine del 2017.

Per quanto attiene poi alla chirurgia, saranno sviluppate la day surgery e la one day surgery. 


Va inoltre ben precisato che l’attività senologica che si svolge presso l’Ospedale di Lugo verrà ulteriormente implementata, grazie anche all’acquisizione di un nuovo chirurgo, con l’obiettivo principale di aumentare il numero di interventi chirurgici di quella specifica branca.

Ufficio Stampa Ausl Romagna
Manuela Dradi

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