Una piccola guida agli esempi di architettura razionalista ancora presenti nelle province
romagnole e un volume sul Canale dei Mulini di Lugo: in distribuzione martedì sera a Lavezzola
Legambiente sarà presenta in piazza a Lavezzola domani sera con un gazebo informativo in cui saranno disponibili anche le pubblicazioni realizzate dall’associazione: il libro sul “Canale dei Mulini” un itinerario alla scoperta della storia e del paesaggio della “Bassa Romagna”, dagli appennini al Parco del Delta del Po e il volume sull’Architettura del Ventennio.
“C’è da accettare il fatto che anche gli edifici del Fascio – ha spiegato l’Architetto Gianfranco Casadei – anche quando non possono ambire ad una purezza stilistica e formale da libro di storia dell’arte, sono ormai sulla strada per divenire presenze consolidate e nobilitate dallo scorrere del tempo, ovvero in via di purificarsi dal nesso storico che li lega alle circostanze della loro origine”.
Già Pier Paolo Pasolini negli anni ’70, parlando di Sabaudia e confrontandola con la moderna società dei consumi, aveva evidenziato come “il passare degli anni ha fatto sì che questa architettura di carattere littorio assuma un carattere tra metafisico e realistico. Metafisico in un senso veramente europeo della parola, cioè ricorda la pittura metafisica di De Chirico. Realistico perché, anche viste da lontano, si sente che le città sono fatte – come si dice, un po’ retoricamente – a misura d’uomo: si sente che all’interno ci sono delle famiglie costituite in maniera regolare, delle persone umane, degli esseri viventi completi, interi, pieni nella loro umiltà”.
Il volume non ha la pretesa di una ricognizione esaustiva, puntando invece a disegnare un percorso panoramico che ha privilegiato gli edifici con caratteristiche formali ed architettoniche di pregio o che risultavano efficacemente rappresentativi della funzione e del senso storico.
“Ogni fase storica, per positiva o negativa che la si voglia considerare – ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna – produce una realtà materiale che ne riflette la fisionomia culturale e sociale. Salvaguardare gli edifici “del Fascio” non significa altro che agire in direzione di una consapevolezza culturale che pensa la conservazione mirando al senso delle cose, non ai valori che, nella mutevolezza della storia, sono di volta in volta attribuiti ad esse dagli uomini.
Le guide possono essere inoltre richieste al circolo Legambiente A. Cederna di Fusignano, via Monti 3, www.legambientenews.it .