Le liberalizzazioni dei servizi gas ed energia elettrica

Siamo nel 1996 e le prime direttive della già presente Unione Europea cominciano a dare impulso alle liberalizzazioni in settori di beni fondamentali come l’energia elettrica e il gas, storicamente a presenza monopolistica dentro i confini dei singoli stati.

Queste misure hanno gradualmente aperto e armonizzato il mercato tra le varie nazioni europee nei settori energy, garantendo un equo accesso alle infrastrutture, trasparenza e tutela dei consumatori.

Questo, insieme a una tanto sbandierata libera concorrenza, per i cittadini europei viene tradotto in servizi più efficienti e prezzi più vantaggiosi.

Oggi, infatti, nuovi fornitori di gas ed elettricità possono accedere ai mercati degli Stati membri e i consumatori, che siano aziende o privati, sono ormai liberi di scegliere il proprio fornitore.

Per i clienti domestici, succede dal 2003 nel mercato del gas e dal 2007 nel mercato elettrico.

In questo mercato a dividersi l’80% del mercato sul suolo italiano ci sono 20 operatori. Se si decide di passare a questo tipo di servizio, le condizioni economiche e contrattuali di fornitura di energia sono concordate direttamente tra le parti e possono prevedere sconti o prezzi a forfait con fissi mensili.

La bolletta riporta la scritta “mercato libero”.

Si può passare dal mercato libero a quello tutelato e viceversa in qualsiasi momento.

La scelta dipende quindi dal cliente e dalle sue esigenze.

Chi sceglie di restare nel mercato a maggior tutela (regime preesistente al mercato libero e per ora confermato) continua a ricevere la fornitura alle condizioni tariffarie definite dall’Autorità, che vengono aggiornate ogni tre mesi.

Le aziende che si trovano, anche temporaneamente, senza un contratto di fornitura di energia elettrica nel mercato libero ma che non hanno titolo per accedere alla maggior tutela si rivolgono, infine, al mercato di salvaguardia: nel 2014 circa 75 mila punti di prelievo erano serviti in questo mercato, quindi una quota minima dei clienti totali italiani.

Nel mercato del gas i clienti che hanno ancora diritto alle condizioni di tutela sono esclusivamente quelli domestici. I non domestici (ad esempio le grandi aziende) possono scegliere il proprio fornitore esclusivamente sul mercato libero, accedendo alle offerte che ritengono più vantaggiose.
A differenza di quello che accade nel mercato elettrico, dove il servizio di tutela è gestito solo da alcune società concessionarie, nel mercato del gas ogni operatore del mercato libero deve prevedere tra le proprie offerte commerciali quella di tutela e applicarle ai clienti domestici che desiderino accedervi.

Attualmente il legislatore italiano sta valutando in quali tempi concludere il percorso della liberalizzazione del mercato, con la completa eliminazione delle tariffe di tutela probabilmente nel 2018.

Il cliente consumatore sarà sempre più responsabile dell’importo delle sue fatture, calcolate forse in base a parametri di non facile lettura ma comunque contrattabili con il proprio fornitore in base alle singole esigenze.

Alessandro Antonellini

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