Un grave lutto
di Giovanni Baldini


Tra i maggiori studiosi di paleontologia dei vertebrati, Azzaroli si è occupato principalmente dei mammiferi fossili quaternari, affrontando anche temi della micropaleontologia e della geologia regionale.
Nato a Bologna il 28 settembre 1921, dopo aver insegnato a Bari, nel 1961 Azzaroli diventò professore ordinario di paleontologia presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Firenze, dove è stato docente fino al 1996. Ricercatore eclettico e creativo, ha portato la ricerca italiana nel campo della paleontologia dei vertebrati ad acquisire un respiro internazionale.
Tra i suoi libri, figura “Lezioni di paleontologia dei vertebrati” (Pitagora, 1990).
Nel 2001, in occasione dei suoi ottant’anni, i suoi allievi hanno pubblicato un volume dedicato alla sua carriera scientifica, al suo importante contributo alla sistematica dei mammiferi fossili e alla biocronologia continentale. Il volume “Neogene and Quaternary continental stratigraphy and mammal evolution. Papers in honour of Prof. Augusto Azzaroli’s outstanding contribution in Geology and Paleontology” (L. Rook & D. Torre eds.) è pubblicato come fascicolo del Bollettino della Società Paleontologica Italiana (il n° 2 del volume 40).
Ma Augusto Azzaroli ha profondi legami con la Romagna, con Lugo e Sant’Agata in particolare.
Intanto porta lo stesso nome del nonno, quell’Augusto Azzaroli (10 agosto 1849 – 3 giugno 1911), lughese, «avvocato dottissimo / cittadino zelante / padre famiglia amantissimo / degna d’esempio la nobile vita» (così recita l’epitaffio nel cimitero monumentale), il quale prese parte alla grande inchiesta agraria Jacini, fra il 1877 e il 1882, una “fotografia”, certamente non asettica e spassionata, dell’agricoltura italiana a nemmeno vent’anni dall’unificazione.
Inoltre il vecchio avv. Augusto era cugino di Giovanna Azzaroli, la benefattrice di Sant’Agata sul Santerno, scomparsa nel 1953, fondatrice dell’omonimo asilo infantile, attivo da 90 anni. E sempre nella campagna di Sant’Agata, all’incrocio fra le vie Belfiore e Castellaccio, sorge tuttora l’oratorio di famiglia, di proprietà del padre, Giangualberto (almeno dal 1920), e poi fino ad oggi del prof. Augusto.
Una singolare reunion di famiglia ebbe luogo a Lugo nel settembre 2005.
Complice il mensile locale Giornale di Massa, il suo direttore, Mario Montanari e il collezionista massese, Antonio Manaresi. Quest’ultimo si era rivolto al Giornale per “piazzare” due album contenenti una ottantina di foto in bianco e nero, quasi tutte – se non ricordo male – di membri di casa Azzaroli. Nell’album che (per facilitarne l’identificazione) chiameremo “delle rose”, vi era una bella foto di Augusto Azzaroli (nonno del professore) nell’anno 1882, l’anno precedente il matrimonio con Giulia Pantoli di Forlì, in omaggio al quale e alla nuova famiglia, la Cassa di Risparmio di Lugo pensò di dedicare proprio quei due album.
Chiamammo a raccolta a Lugo le famiglie Azzaroli di Firenze e Torino e demmo appuntamento all’hotel Ala d’Oro di corso Matteotti. I gemelli Augusto e Giulio si presentarono con le rispettive consorti e a tenere compagnia a Giulio vi era anche una figlia, Laura, sposata a Rovigo, madre di ben undici figli, nati fra il ’76 e il ’92. Il direttore, Mario Montanari, venne nell’insolita veste di “banditore”: purtroppo non se ne fece niente. Molte delle foto degli album di Manaresi erano già in possesso della famiglia. Fu un’occasione, comunque, per approfondire, insieme ad Armanda Capucci di Sant’Agata, molti aspetti di vita e aggiornare ulteriormente l’albero genealogico di famiglia, avviato nel 1868 dall’arciprete di Sant’Agata, Don Sante Fantinelli.
Giovanni Baldini