Ritorna “A t’ salut” incontri a salvaguardia del dialetto marradese

All'”estero” ma ci piace



Riprende il via nel mese di aprile il ciclo di incontri iniziato l’anno passato dal Centro Studi Campaniani di Marradi per salvaguardare e valorizzare il patrimonio dialettale marradese.


“A t’ salut” (Ti saluto ) è il titolo del progetto a ricordo dell’amichevole arrivederci in dialetto marradese che il poeta Dino Campana frequentemente usava come saluto. 

L’iniziativa ha avuto successo ed ha coinvolto molti marradesi che ancora conoscono e parlano correntemente il dialetto; le riprese, fatte da Francesco Cavina, dei loro racconti, degli aneddoti, indovinelli , proverbi, storie e poesie sono stati registrate per porre le basi della prima banca dati del costituendo “Centro per il dialetto marradese”. 

Con questo progetto il Centro Studi Campaniani intende raccogliere e conservare le testimonianze orali non solo di un patrimonio linguistico che va scomparendo, ma anche quello della cultura, della storia e delle tradizioni di un territorio un tempo chiamato Romagna Toscana. 

Argomenti degli incontri di quest’anno, rigorosamente svolti in dialetto, saranno infatti la raccolta dei marroni (importante la partecipazione del prof Elvio Bellini, presidente del Centro di Studio e Documentazione sul castagno), i mestieri di una volta, i fatti e la vita durante il secondo conflitto mondiale. Collaborerà all’iniziativa il dott. Davide Pioggia al quale verranno inviate le registrazioni degli incontri che saranno messe in rete nel sito dei dialetti romagnoli da lui curato. 

Il primo appuntamento si terrà sabato 9 aprile ore 16,30 presso il Centro Studi Campaniani Via Castelnaudary, 5. Dopo l’introduzione del presidente Mirna Gentilini verrà proiettato un filmato, elaborato dal dott. Alberto Dragotto che ha accettato il non facile compito di condensare in 60 minuti le registrazioni dei cinque incontri dell’anno passato. 

Per l’occasione sarà donato a tutti coloro che hanno partecipato un CD con la loro testimonianza a ricordo di un’iniziativa che speriamo abbia anche quest’anno un esito positivo ma soprattutto stuzzichi l’interesse delle giovani generazioni a cui vogliamo lasciare questo importante patrimonio culturale .


Mirna Gentilini
(Presidente Centro Studi Campaniani)

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