
Triste fine di un sevizio pubblico
di Gianfranco Spadoni
Sul versante dell’organizzazione postale, si registra come la Regione, seppur tardivamente, stia occupandosi in questi giorni della questione attraverso un incontro con i vertici di Poste Italiane.
La decisione della società di chiudere definitivamente alcuni uffici postali, preoccupa numerosi cittadini da decenni abituati a considerare tale istituto un punto quasi essenziale di riferimento.
La presenza “della Posta” rappresenta da sempre una garanzia per gli abitanti di quelle località decentrateproprio per tutta una serie di attività non solo legate alle funzioni monetarie, ma, come punto di erogazione di servizi compiuti da una società particolare e atipica il cui capitale, peraltro, è posseduto dal ministero dell’ Economia e svolge, pertanto, un’attività di pubblico interesse per i cittadini.
Spiace costatare, infine, come Poste Italiane per anni fondamentale strumento di generazione di risorse per la cassa Deposti e Prestiti cui molti enti locali hanno fatto riferimento per mutui e finanziamenti, compia azioni come quelle descritte destinate a gravare negativamente sulla qualità e sul servizio offerto alla cittadinanza.
Cittadini che, ancora una volta, sono inascoltati e costretti a subire penalizzazioni non di poco conto.
consigliere provinciale Udc Ravenna