No agli aumenti della TARI

Riceviamo dal Gruppo Consigliare Per La Buona Politica e pubblichiamo

La decisione di aumentare, per il 2016, la tassa rifiuti che i cittadini, gli enti e le aziende pagano per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sicuramente non sarà oggetto di comunicati stampa, come accade invece per altre notizie enfatizzate dall’Amministrazione Comunale.


Nell’ultima seduta di Consiglio, la proposta della Giunta riguardante l’aumento della TaRi per il 2016, pari al 2,2% per le utenze domestiche e al 4,2% per le utenze non domestiche (rispetto all’anno 2015), ovvero uffici, imprese, negozi, studi, ristoranti e altre tipologie produttive, è stata votata favorevolmente solo dai Consiglieri PD e il voto contrario di tutti i gruppi di minoranza.

Non è noto se tale provvedimento è stato concordato con le associazioni di categoria di imprese, artigiani e commercianti. Nel quadriennio 2013-2016, l’aumento è quantificabile in + 16 %, tenuto conto che il servizio sostanzialmente non risulta migliorato e i quantitativi dei rifiuti raccolti non hanno subito incrementi rilevanti (dati pubblicati sul sito della Regione Emilia Romagna).

Il Gruppo Consigliare per la Buona Politica ha ampiamente motivato il proprio voto contro gli aumenti proposti dalla Giunta, sottolineando come gli stessi non si giustifichino in presenza di una perdurante situazione di difficoltà del tessuto economico locale e delle famiglie lughesi.

E’ grave – hanno sottolineato i consiglieri Verlicchi e Drei nei loro interventi – che gli aumenti siano stati decisi a fronte di un calo dei consumi delle famiglie e ricorrendo a un meccanismo iniquo che regola la definizione dell’importo calcolato per la determinazione delle tariffe. 


Nei 5.832.000 euro, che sono la base per la determinazione delle tariffe, sono infatti conteggiati ben 211.878 euro, pari al 3,89% del totale, relativi agli importi degli insoluti. In altri termini e secondo tale meccanismo di calcolo predisposto dal gestore Hera, approvato solitamente senza alcune modifica da Atersir (Agenzia Regionale per i Rifiuti) e accettato dal Comune, il cittadino contribuente onesto che paga la tariffa, si fa carico anche di coloro che non la pagano!

Un’Amministrazione che si auto-compiace per la “trasparenza” dell’operato, omette di rendere noto ai cittadini che, per gli anni 2015, 2016 e 2017, ha contrattualizzato con una società ravennate, l’attività di controllo e accertamento di supporto alla riscossione ordinaria, impegnando la cifra di euro 37.000 circa. In uno specifico capitolo di bilancio, è stato inoltre inserito, per gli anni 2015-16, un importo di euro 750.000 per il “Fondo Rischi Tari”, prelevando tali risorse dall’Avanzo di Bilancio disponibile, congelando in tal modo somme molto importanti non altrimenti spendibili.

La riscossione coattiva e il Fondo Rischi, con prelievo dalla fiscalità generale, aggravano la già alta pressione tributaria/fiscale (già al massimo) nei confronti di tutti i cittadini, comprimendo sempre più i redditi delle famiglie. Inoltre, e questo Per la Buona Politica è uno degli aspetti più censurabili, non è stato reso noto in Consiglio Comunale il consuntivo della raccolta rifiuti che Hera, per Legge, è tenuta a fornire ai Comuni per il triennio passato 2013-14-15. 


Sarebbe interessante conoscere al più presto queste informazioni, tenuto conto che alcuni Comuni della provincia di Bologna, visti i consuntivi, hanno chiesto ad Atersir e a Hera la restituzione di somme indebitamente incassate. Un aspetto aberrante con cui si permette a Hera, già favorita dall’operare in un regime di mercato non concorrenziale, di non doversi fare carico neppure del rischio di impresa, continuando a registrare utili di bilancio crescenti. Senza contare poi che, all’inizio del 2016, rispetto al 2015, le superfici delle aree produttive presenti nel lughese risultano calate di 24.000 mq, con una riduzione del 3,4% sul totale, sia per cessazioni di attività sia per trasformazione delle medesime.

Il Movimento Per la Buona Politica, fin dal suo insediamento, ha proposto all’Amministrazione Comunale di introdurre criteri e concetti innovativi quali: l’“economia circolare” ove buona parte delle materie prime trova riutilizzo; la “tariffazione puntuale” che permetta al cittadino e imprese di pagare per la sola quantità di rifiuti prodotta. Il Gruppo Consigliare Per la Buona Politica assicura che, all’interno del Consiglio Comunale di Lugo e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, agirà con determinazione allo scopo di tutelare veramente l’interesse della comunità lughese.

I Consiglieri Per la Buona Politica
Davide ALEOTTI, Idina BOLOGNESI, Roberto DREI, Silvano VERLICCHI

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