L’incidenza media del peso fiscale complessivo nei comuni della nostra provincia
Il 2015 ha segnato una discontinuità effettiva nelle politiche fiscali. Un beneficio che ha riguardato anche artigiani, micro e piccole imprese.
“Tuttavia – sottolinea il direttore della CNA, Massimo Mazzavillani – malgrado una obiettiva ragione di soddisfazione, il livello della pressione fiscale in Italia rimane intollerabile, 19,4 punti in più della media europea, e fortemente penalizzante per l’attività delle imprese”.
Un arretramento ha registrato, di conseguenza, il Tax Free Day, il giorno in cui l’imprenditore può finalmente cominciare a destinare i guadagni aziendali all’impresa e alla sua famiglia, passato dal 20 agosto del 2014 al 9 agosto del 2015.
Sono questi i dati di “Comune che vai, fisco che trovi”, l’Osservatorio CNA sulla piccola impresa, giunto alla terza edizione, che analizza 124 comuni italiani, a partire da tutti i capoluoghi di regione e di provincia, prendendo a riferimento una impresa individuale, con cinque dipendenti, 430mila euro di fatturato e 50mila euro di utili: l’impresa italiana tipo.
Per quanto riguarda i quattro principali comuni della provincia di Ravenna, la maglia rosa va a Faenza che si posiziona al 114° posto, con un TTR al 56,1%, seguita da Lugo all’83° con una tassazione del 59,3% e da Ravenna al 75° posto con il 59,6%. Cervia al 36° posto con il 62,9% di TTR, 2 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale.
“L’inversione di tendenza del Total Tax Rate registrata nel 2015 – sostiene Pierpaolo Burioli, presidente dell’Associazione ravennate – è merito della riduzione della pressione fiscale locale, dovuta principalmente alla deducibilità completa dell’Irap del costo dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato e dall’esenzione dalla Tari delle aree destinate alla produzione di rifiuti speciali”.
“Per il 2016, purtroppo – prosegue Burioli – il calo della pressione fiscale si arresta, prevedendo addirittura un lieve incremento dello 0,1% derivante dall’aumento programmato dell’aliquota Ivs (invalidità-vecchiaia-superstiti), la contribuzione previdenziale della Cassa artigiani e commercianti, solo in parte attenuato dall’elevazione della franchigia Irap a 13mila euro”.
“Tuttavia – aggiunge Mazzavillani – si può e si deve arrivare a un fisco sostenibile per le piccole imprese.
Un ultimo sguardo sul cosiddetto Tax Free Day nei comuni della nostra provincia. Un imprenditore di Faenza comincerà a guadagnare per l’azienda e la propria famiglia dal prossimo 23 luglio, a Lugo dal 4 agosto, a Ravenna dal 5 agosto e a Cervia dal 17 agosto.