Taglio del nastro al rinnovato depuratore di Bagnacavallo

1 milione 500 mila euro investiti da Hera 
Foto Zani

Il depuratore di Bagnacavallo, completamente rinnovato e potenziato da Hera, è stato inaugurato alla presenza di Eleonora Proni, Sindaco del Comune di Bagnacavallo, Franco Fogacci, Direttore Acqua di Hera Spa, e altre autorità locali.


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L’intervento, che ha comportato complessivamente una spesa di 1.500.000 euro, rientra nel piano investimenti che Hera ha pianificato per il ravennate e che ammonta a 44.000.000 di euro, come da Piano industriale di Hera al 2019.

Il progetto che ha portato al rinnovamento dell’impianto, al servizio dei cittadini e delle aziende di Bagnacavallo, è stato realizzato dai tecnici di Hera con la finalità di potenziare e ottimizzare i processi di depurazione, garantendo la sicurezza dei trattamenti per migliorare ulteriormente le caratteristiche delle acque in uscita. E’ infatti quadruplicata la capacità idraulica relativa al quantitativo di acque in ingresso alla struttura ed è stata potenziata la capacità di trattamento dei reflui.

L’installazione di nuove strutture consente di rendere più efficienti le operazioni di trattamento dei liquidi. Sono state raddoppiate le vasche di trattamento biologico dei reflui, è stata costruita una nuova vasca di sedimentazione e sono stati installati due nuovi impianti di grigliatura: il primo è in grado di intercettare materiali di diametro superiore agli 80 millimetri, il secondo, oltre alla fase di grigliatura, esegue trattamenti di sabbiatura e disoleatura.

E’ stato inoltre realizzato un nuovo impianto di disidratazione dei fanghi che provengono dalle vasche di stoccaggio e di sedimentazione, in grado di trattare 9 quintali di fango all’ora.

Il rinnovato depuratore è stato anche dotato di un sistema di automazione all’avanguardia che monitora continuamente i principali parametri quali/quantitativi dei reflui in ingresso e stabilisce, grazie a sofisticati processori di calcolo, le modalità ottimali di funzionamento delle macchine impiegate nel processo biologico, garantendo il rispetto dei limiti allo scarico e l’ottimizzazione dei consumi elettrici.

L’opera ha un’alta valenza ambientale. Senza la presenza di questi impianti, grandi quantità di acque reflue derivanti da attività domestiche e industriali, verrebbero scaricate direttamente in acque superficiali, senza alcun trattamento, compromettendone la qualità e i normali equilibri dell’ecosistema, in quanto il mare, i fiumi e i laghi non sono in grado di ricevere una quantità di sostanze inquinanti superiore alla propria capacità autodepurativa.

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