I giornalisti cattolici propongano il Bene Comune

Giulio Donati apre le lezioni

Ancora a scuola, com’è giusto che sia, in un percorso di aggiornamento permanente necessario in qualsiasi professione, nel giornalismo poi più che mai, visto i tumultuosi cambiamenti, sia dei gusti del cliente, sia degli strumenti disponibili da ottimizzare.

All’ultima lezione dei corsi proposti dall’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna ho giocato in casa perchè è stata fatta a Faenza e perchè il tema è stato “Chiesa e informazione”, promossa da “il Piccolo”, da Giulio Donati, il settimanale della diocesi faentina, compreso il saluto del vescovo, Mons. Mario Toso.

In sintesi ne è uscito un’informazione, una sollecitazione: i giornalisti cattolici, “stimolatissimi” da Papa Francesco, fanno, e devono sempre più fare, informazione, promuovendo il Bene Comune con un messaggio laico.

Su tutte, la relazione di Luca Suprani della redazione ravennate de “il Resto del Carlino”, per la sua esperienza di “vita vissuta”, il suo lungo rapporto con la Chiesa locale, con gli ultimi tre arcivescovi di Ravenna, a partire dal grande comunicatore Ersilio Tonini.

I timori della Chiesa verso la stampa laica fortunatamente in via di superamento, la necessità per tutta stampa compresa quella laica di dare ampio spazio alla vita del mondo cattolico in tutte le sue articolate espressioni e soprattutto il modo chiaro con cui Suprani ha spiegato il successo degli scoop, delle notizie negative, a fronte invece della necessità del “Penso Positivo” e con la capacità di presentare in modo stimolante quelle positive.

Il Vescovo Mario Toso dopo il suo saluto

Arrigo Antonellini
Direttore del quotidiano che “Pensa Positivo”

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