La cooperativa chiude il 2015 con oltre 37 milioni di fatturato e un +15% di ristorno per i propri soci
Cambio di guardia in casa Gemos. Carlo Dalmonte lascia la presidenza della cooperativa di ristorazione faentina che passa alla già vice presidente Mirella Paglierani.

«Definirei questo momento “agrodolce” – dichiara Carlo Dalmonte – perché la scelta di lasciare la presidenza di una realtà che mi ha dato tanto e mi ha insegnato cosa voglia dire essere un cooperatore non è stata fatta certo a cuor leggero. Sono però soddisfatto perché Gemos rimane in ottime mani e con uno stato di salute eccellente.
Questa è la scelta giusta da fare sia perché non avrei avuto più il tempo necessario per seguire la cooperativa sia perché sono un sostenitore del ricambio e del rinnovamento».
La faentina Mirella Paglierani, in Gemos dal 2001, attualmente ricopre la carica di responsabile contabile oltre ad essere vicepresidente dal 2009. «Ringrazio Dalmonte e tutto il consiglio di amministrazione per la fiducia accordatami – afferma la neo presidente -.
Siamo davanti ad un passaggio di testimone “pesante”, perché Dalmonte è stato un presidente molto importante per questa cooperativa, con un’autorevolezza e una professionalità altissime. Accolgo con entusiasmo e grande senso di responsabilità questo nuovo incarico e farò dei valori che sono alla base del nostro essere cooperatori, la strada maestra del mio operare».
Oltre al cambio di presidenza l’assemblea dei soci che si è svolta ieri pomeriggio ha approvato un bilancio più che positivo: «Abbiamo chiuso un 2015 in maniera soddisfacente – dichiara il direttore Marco Placci – con un incremento del 2% del fatturato che si attesta, quindi, oltre i 37 milioni di euro.
Questo risultato di gestione ci ha permesso di aumentare notevolmente il valore del ristorno ai nostri soci con una percentuale di oltre il 15% rispetto agli anni precedenti». L’incremento di fatturato è stato reso possibile dai nuovi appalti vinti dalla cooperativa nello scorso anno e che interessano le città di Scarperia, Cannara e Mordano, oltra alla conferma di importanti appalti in scadenza, come quello del comune di Assisi.
Oltre al fatturato mostrano un segno più anche soci (663) e dipendenti (751 al 31 dicembre 2015 e oggi oltre 800). «Un altro importante capitolo del bilancio chiuso a dicembre – continua il direttore – riguarda la pianificazione degli investimenti realizzati quest’anno su due fronti: l’Asl Romagna con la predisposizione di nuovi ambienti per il confezionamento pasti a Ravenna e l’acquisizione della gestione, con conseguente riammodernamento, dell’ex bar Rossini a Faenza, dove a fine giugno sorgerà un nuovo locale».