Riceviamo da Gianfranco Spadoni e pubblichiamo
La legge 56/2014 ha raggiunto lo scopo prefissato dal legislatore costituzionale del 2001, cioè quello di fornire un elenco di funzioni fondamentali in capo alle Province.
Nel novero delle funzioni fondamentali, tra l’altro, il legislatore ha aggiunto un catalogo per molti aspetti ‘variabile e mobile’ in grado di offrire la possibilità di realizzare delle intese fra Province e Comuni. Intese capaci di agevolare un più intenso rapporto funzionale con i Comuni e in grado di favorire inedite forme di gestione coordinata o unitaria di funzioni e servizi pubblici che oggi sono frammentati tra i due livelli di governo dell’autonomia locale.
Entrando nel merito strettamente locale, il nostro territorio provinciale ricco di risorse naturalistiche e ambientali con chilometri di costa e corsi d’acqua naturali oltre ad ampie superfici collinari, ha necessità di vedere attuati protocolli e programmi specifici di prevenzione del rischio idrogeologico, oltre a progetti concreti di prevenzione del rischio sismico e interventi mirati per fronteggiare le frequenti emergenze dovute al maltempo.
Di fronte alla fragilità strutturale di una buona parte della nostra provincia, occorre pensare a una nuova gestione del territorio anche in termini di moderazione dell’inarrestabile urbanizzazione, e allo stesso tempo, va ridefinita la pianificazione degli interventi operativi evitando dannosi rimpalli e sovrapposizioni fra i vari soggetti.
Gianfranco Spadoni
Consigliere “Civici” per la Provincia