La radio

Tratto da: “Gli occhi di Baracca”: Lugo nelle foto di Paolo Guerra dal ’46 al ’59
di Giacomo Casadio

Gli sposi si fanno ritrarre accanto a una imponente radio posata sul comodino della camera da letto. Si tratta di una RADIO ITALIANA CGE mod.295 del 1948. Il mobile in radica sta su un mobiletto pure in radica. Le caratteristiche tecniche sono ben descritte dalla ditta produttrice: supereterodina a cinque valvole, riceve tre gamme d’onda (OM-OC1-OC2) più presa Fono. Controllo di tono e volume, ricerca di sintonia e cambio gamma posto a lato della radio.

La COMPAGNIA GENERALE DI ELETTRICITA’, nata a Milano nel 1921 su licenza della americana GENERAL ELECTRIC, commercializzava apparecchi radioricevitori di produzione RCA AMERICANA tramite i numerosi uffici di vendita sparsi su tutto il territorio italiano. Dalla metà degli anni ’30, a causa delle sanzioni doganali, decise di iniziare una propria costruzione su licenza RCA, di radioricevitori, stazioni trasmittenti, radiophonografi, amplificatori di bassa e alta potenza, altoparlanti, cuffie, sistemi di riproduzione e di registrazione. Avvalendosi della collaborazione di Piero Bottoni (design) produce i celebri modelli AUDIOLETTA, CONSOLETTA, ed il SUPERGIOIELLO, con rivestimento in radica e tastiera superiore. Negli anni ’90, non reggendo la competizione, chiude gli stabilimenti.

Dalla fine della guerra all’avvento della TV, la radiofonia in Italia subisce un’enorme trasformazione. Nel 1949 la RAI Radio Audizioni Italia, società a capitale privato controllato dalla SIP (Società Idroelettrica Piemonte), provvede, in soli 4 anni, alla ricostruzione totale dei trasmettitori distrutti o danneggiati dalla guerra. Nel 1951 la dirigenza decide la ristrutturazione dei programmi preceduta nel 1950 dal varo della rete culturale: il Terzo Programma, a prevalente impronta culturale, diffuso attraverso la nuova rete a modulazione di frequenza. Cominciano le “Serate a soggetto”, tra le rubriche: “Prospettive”, “Dibattito” e “Riviste estere”.

La bambina sorride davanti a una stupenda Minerva 506 del 1950.

La Società Anonima Ital.Minerva nasce nel 1937 a Milano in Via Meda 11, per la produzione su licenza, di apparati identici a quelli prodotti a Vienna dalla Minerva.

Nel 1945 riprese la produzione di apparecchi per uso civile, ed è subito riconoscibile la mano tecnica della casa madre di Vienna. Nel 1968 l’azienda venne acquistata dalla Grundig, che condusse lo stabilimento di Milano fino al 1980.

Sembra un tostapane e invece è una radio portatile, il cui possesso deve essere certificato dal fotografo che ne immortala l’acquisto. 

Ampia offerta di moderne radio nel fornito negozio Zanoni, all’interno del Pavaglione. Siamo nel 1951.

Radio, radio, sempre radio !!

Anche i modelli più popolari erano costruiti di robusto noce o altro legno pregiato. La signora accende per il marito malato un’elegante radio che potrebbe essere una Magnadyne.

C’era un gran numero di aziende che producevano radio in Italia o che importavano soprattutto dalla Germania. Oggi è altissimo il numero di appassionati che offrono infiniti modelli nel grande mercato del collezionismo.

 
Giacomo Casadio

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