Tratto da: “Gli occhi di Baracca”: Lugo nelle foto di Paolo Guerra dal ’46 al ’59 di Giacomo Casadio
La città di Lugo è stata costruita su un modello romano, cioè su uno schema di accampamento militare che aveva due direzioni: il cardo (Nord-Sud) e il decumano (Est-Ovest).
Nel caso della nostra città il castello estense si trovò al centro della struttura abitativa con due ali a destra e sinistra e una via verticale in direzione Sud.
In pratica si trattava di una T, che corrispondeva in modo irregolare al cardo e decumano. La centuriazione romagnola, cioè la divisione del territorio in riquadri ancora visibili di circa 700 metri di lato, avvenne con la fondazione delle colonie nella pianura padana e Lugo si trovò nel bel mezzo di tale sistema. Le variazioni furono causate dalle frequenti inondazioni che l’intero territorio della Bassa Romagna subì nel corso dei secoli.
In queste mappe si vedono bene la città a forma di T e anche la centuriazione rimasta attorno ad essa.
Le strade principali di Lugo sono tre e vengono chiamate Corsi: Mazzini, Matteotti, Garibaldi. Non ci fu un prolungamento della città verso Nord a causa degli sconvolgimenti delle acque fluviali. Nel corso dei secoli le tre vie in direzione Ovest (Corso Mazzini), Est (Corso Matteotti) e Sud (Corso Garibaldi) si abbellirono di edifici importanti e imponenti, dimore di famiglie nobili e ricche. Il disegno fondamentale della città si definì in forma moderna a partire dal ‘600 fino a prolungarsi nel ‘700, secoli in cui appaiono gli edifici più cospicui.
I conti Rossi avevano la loro dimora nella via più aristocratica della città, via Codalunga, poi Corso Garibaldi, dove possedevano due palazzi adiacenti: quello nella foto, già sede della Pretura, e l’altro diventato poi un albergo rinomato. La grande dimora ospitò il salotto letterario animato dalla contessa Cornelia Rossi Martinetti, donna piena di fascino, che nel 1802 sposò Giovanni Battista Martinetti, un celebre ingegnere urbanistico bolognese. Il salotto ospitò grandi artisti e poeti come Giacomo Leopardi, Lord Byron, Foscolo, Stendhal, e molti altri ancora.
Monte di Pietà.
La prima banca di Lugo fu il Monte di Pietà. Promosso su iniziativa di padre Andrea da Imola, la sua nascita fu registrata con atto comunale il 31 ottobre 1544. La sede fu fissata nell’odierna piazza Trisi nell’edificio del vecchio Ospedale degli Infermi che presenta una facciata esterna somigliante ad una chiesa a tre navate arricchita da motivi barocchi. Come ogni Monte di Pietà la sua esclusiva attività fu l’erogazione di credito su pegno per la sovvenzione alle persone indigenti.
Palazzo Trisi
Palazzo signorile del XVIII secolo fatto costruire dall’omonima famiglia di possidenti locali. Il palazzo ospitò il Collegio Trisi, fondato oltre 150 prima. Nel suo testamento, Fabrizio Trisi (1580-1630), infatti, aveva devoluto parte del suo patrimonio alla fondazione di un collegio a lui intitolato dove mantenere dieci giovani lughesi meritevoli. Il Collegio voluto da Trisi entrò in attività nel 1674. La prima sede fu in via Codalunga (attuale Corso Matteotti). Dapprima rilasciò solo la laurea in legge; a partire dal 1706 anche quella in filosofia. Nel 1760 il consiglio comunale deliberò l’erezione del nuovo collegio, da situarsi in un palazzo di nuova costruzione. I lavori furono eseguiti tra il 1764 e il 1774 sotto la guida dell’architetto imolese Cosimo Morelli. Ebbe due funzioni: scuola pubblica e istituto d’istruzione superiore. La scuola pubblica fu aperta già nel 1772, quando i lavori erano ancora in esecuzione. Il Collegio Trisi era dotato di una biblioteca giuridica aperta al pubblico, che costituì il primo nucleo dell’attuale biblioteca civica.
Convento di San Domenico
Chiesa del convento domenicano – L’Ordine dei frati predicatori si insediò a Lugo nel 1492. Nel 1497 ricevettero in custodia l’immagine della Vergine che era venerata in una piccola cappella a ovest del paese (nel luogo dove oggi sorge il santuario). Quanto al loro luogo di culto, convento e chiesa furono edificati nell’attuale via Giuseppe Compagnoni. La chiesa, a tre navate, fu consacrata nel 1508; il chiostro fu realizzato nel 1521; il campanile a pigna fu aggiunto nel 1568. I frati fondarono uno Studium che rilasciò la laurea in teologia. Nel 1753 Tomaso Emaldi, nobile lughese, istituì presso lo Studium una cattedra di teologia dogmatica e morale. Nel 1866 i domenicani furono espulsi da Lugo e il convento, incamerato tra i beni confiscati, divenne una caserma. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa fu distrutta dai bombardamenti: rimase solo il complesso conventuale e parte del campanile.
Giacomo Casadio