“Non lasciamo che la paura ci impedisca di accogliere il prossimo bisognoso!”

La tragedia dei rifugiati – donne, uomini e bambini costretti ad abbandonare le proprie case in cerca di un luogo dove continuare a vivere – è oggi sempre più attuale”.
Per questo motivo, “la comunità internazionale deve operare con scelte politiche condivise e lungimiranti per gestire un fenomeno che interessa il globo intero”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha pubblicato un messaggio per la Giornata mondiale del rifugiato, istituita dall’Onu nel 1951 per celebrare la stipulazione della Convenzione di Ginevra.
La ricorrenza arriva il giorno dopo lo sbarco a Pozzallo di quasi 600 migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera italiana. Tra le mete di primo approdo, infatti, l’Italia è sicuramente una delle principali, nonostante le polemiche delle ultime settimane legate alla decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di chiudere i porti alle navi delle Ong: “L’Italia – ha scritto Mattarella – si conforma alle norme sancite dal diritto internazionale e contribuisce al dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza di coloro che hanno diritto a protezione”. E lo fa grazie soprattutto allo “spirito di umanità, profondamente radicato nella nostra Costituzione, che contraddistingue il popolo italiano”.
L’Italia si impegni nei negoziati. Il capo dello Stato ha voluto lanciare in particolare un appello all’Unione europea, che “deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l’onere di affrontare le emergenze”. Mattarella ha sottolineato come l’Italia sia impegnata nei negoziati, “anche in seno alle Nazioni Unite, in vista dell’adozione di un patto mondiale sui rifugiati” perché ci sia una maggiore collaborazione tra tutti i Paesi interessati”.
Il presidente della Repubblica ha indicato anche una possibile via per gestire l’emergenza rifugiati: “Per governare i grandi spostamenti di esseri umani occorre prevenire i conflitti e mettere fine a quelli in corso, sostenere i Paesi di origine dei flussi aiutandoli a combattere carestie e malnutrizione, fornire adeguato sostegno ai Paesi limitrofi e alle aree soggette a ostilità”.
L’intervento del Papa. Per la giornata mondiale, su Twitter è stato lanciato l’hashtag #WithRefugees. Anche Papa Francesco si è unito ai tanti messaggi social: “Incontriamo Gesù – ha scritto – nel povero, nello scartato, nel rifugiato. Non lasciamo che la paura ci impedisca di accogliere il prossimo bisognoso!”.
“Gli Stati possono regolare la presenza dei migranti sul loro territorio – continua la lettera – ma devono farlo nel rispetto del diritto internazionale e nazionale, proteggendo i diritti e la dignità delle persone. Qualunque sia la situazione e lo status delle persone migranti, abbiamo il dovere di offrire un’accoglienza dignitosa a ogni essere umano”.
La Croce Rossa, nel solco della polemica scatenata negli Stati Uniti dal trattamento riservato ai bambini migranti irregolari, separati dai loro genitori, ha invocato soprattutto “il rispetto del diritto all’unità familiare, specialmente per i minori non accompagnati, l’accesso all’assistenza di base, un alloggio dignitoso e il non ricorso alla detenzione, specialmente per i bambini”.