La lista presente alle elezioni della prossima primavera

Simpatica la dicotomia tra il il nome della lista e quella del nome cui si ispira, Ercole Bedeschi, Sindaco di Lugo alla fine dell’800 ma anche con l’età media dei promotori della stessa lista….
Il suo portavoce, Giovanni Valentinotti, Mario Betti, anche lui presente alla conferenza stampa di presentazione, entrambi “qualche” anno fa esponenti del PCI, e di coloro che hanno già espresso apprezzamento, Igino Poggiali, già direttore della Biblioteca Trisi, Enrico Amadei, già dirigente nazionale della CNA, Roberto Massari direttore della CNA locale e dell’imprenditore del settore agricolo, Ricci Jamino.
Si sa comunque che vicino alla lista circolino già altri nomi noti della politica lughese della sinistra.
“In quella sinistra – ha sottolineato Valentinotti – nella quale si faceva davvero politica, a contare erano i contenuti e i cittadini, specie le fasce più deboli eranro rappresentate. Ora ci si limita a gestire alla meno peggio la situazione senza progetti e idee”.
Il programma di “Lugo Futura” ha al suo centro la Fusione dei Comuni dal momento che ” L’unità del nostro territorio è la prima condizione per affrontare tutti gli altri temi, dalle infrastrutture ai servizi sociali, dall’ospedale, alla scuola, dalla cultura alla gestione del territorio. Unendosi le nostre amministrazioni potranno rispondere alle necessità dei cittadini con azioni utili a risolvere i problemi e non con la continua imposizione di vincoli e divieti. La parola d’ordine è facilitare, non complicare, quindi occorre che la politica riformi le norme inadeguate”.
Il tema della Fusione era già stato oggetto della campagna elettorale di quattro anni fa su iniziativa dell’Associazione EvivaLugo ispirta al pensiero dell’ex assessore Valter Ricci Bitti, con l’impegno di Ranalli di affrontare il tema nei cinque anni del suo mandato…
“I partiti – ha detto Valentinotti – stentano a svolgere il loro ruolo e non riescono a capire i bisogni dei cittadini a fronte dei grandi cambiamenti in atto”.
La difesa dell’ospedale, anche in rapporto con le strutture private per fare del territorio un’eccellenza nella cardiologia, il potenziamento dei servizi di primo soccorso; la sicurezza (anche con il contrasto alle sale da gioco che creano dipendenze); l’immigrazione, da affrontare in toto accompagnando l’accoglienza a una restituzione in termini di servizi alla collettività; la qualificazione culturale e lo sviluppo economico, gli altri temi al centro del programma di Lugo Futura.
E ancora la qualificazione territoriale con l’offerta di un territorio appetibile che presenti le sue peculiarità, le istituzioni culturali, l’archeologia, il cibo, il vino, il buon vivere, l’agricoltura locale.
La difesa dell’ospedale, anche in rapporto con le strutture private per fare del territorio un’eccellenza nella cardiologia, il potenziamento dei servizi di primo soccorso; la sicurezza (anche con il contrasto alle sale da gioco che creano dipendenze); l’immigrazione, da affrontare in toto accompagnando l’accoglienza a una restituzione in termini di servizi alla collettività; la qualificazione culturale e lo sviluppo economico, gli altri temi al centro del programma di Lugo Futura.
E ancora la qualificazione territoriale con l’offerta di un territorio appetibile che presenti le sue peculiarità, le istituzioni culturali, l’archeologia, il cibo, il vino, il buon vivere, l’agricoltura locale.
La lista sarà presentata alla cittadinanza mercoledì 27 alle ore 20,30 all’Hotel Ala d’Oro di Lugo.
Ma il tema prioritario in politica è la partecipazione del cittadino, il suo potere di decidere, almeno una volta ogni cinque anni, e la prima delle decisioni politiche è la scelta del suo Sindaco, a quale persona affidare la gestione della “sua roba”, dei beni pubblici, dei sui soldi, della tasse che paga.
E’ solo da qui che può ripartire la necessaria rinascita della sinistra, del partito DEMOCRATICO, mai tanta necessaria quanto nei giorni del Governo Salvini.
E sembra che invece, nonostante il dramma della crisi del valore della Solidarietà, ancora una volta i lughesi si troveranno di fronte a candidati scelti da altri e per di più con l’ennesima divisione della sinistra.
A rischio il primo governo lughese non della sinistra solidale?
Ancora possibile un passo indietro, una bozza di programma tra tutti coloro che si richiamano al valore della sinistra e far decidere ai dieci mila lughesi di sinistra?
Arrigo Antonellini